La campagna di MyCookingBox, lanciata ad agosto, è già in overfunding del 159% e prosegue la raccolta, resa più fluida da Clicca&Investi la procedura che permette di investire online senza doversi recare in banca

CrowdFundMe è la prima piattaforma di equity crowdfunding a raggiungere il budget prefissato per una campagna di investimento con la nuova procedura Consob. Lanciata ad agosto, la campagna della startup My Cooking Box era alla ricerca di €50.000, mentre in soli 30 giorni ha invece raggiunto €80.000, raccolti da 33 investitori. Il deal è attualmente ancora aperto ma dato il successo riscontrato si prevede che anche la fase di overfunding possa raggiungere la soglia stabilita entro breve tempo.

Il nuovo portale, lanciato l’11 luglio 2016, ha integrato la nuova procedura di investimento nelle startup alla ricerca di capitali. Chiamata Clicca&Investi e approvata da Consob, permette agli utenti di investire qualsiasi somma svolgendo il tutto direttamente dal proprio PC.

“Il nuovo metodo di pagamento, da noi battezzato Clicca&Investi (per enfatizzare la semplicità dell’operazione) ha reso notevolmente più fluido il processo di investimento e crediamo abbia anche aumentato il valore medio degli investimenti: siamo passati da €1.300 a €2.600 -sottolinea Tommaso Baldissera Pacchetti, fondatore di CrowdFundMe. – L’overfunding di MyCookingBox, ottenuto così velocemente in un mese di solito statico come agosto, è un altro segno che la modifica approvata da Consob rappresenta una svolta nel mondo delle startup, che in Italia spesso non sono decollate proprio per la mancanza di finanziamenti”.

L’overfunding estivo di MyCookingBox su CrowdFundMe

A seguito del lancio del nuovo portale, è partita una nuova campagna di finanziamento dedicata alla startup innovativa MyCookinBbox: solo durante agosto ha raggiunto il budget prefissato di 50 mila euro e l’ha superato del 159%. MyCookingBox.it è un portale online che offre kit costituiti da ingredienti di altissima qualità nelle dosi adatte a riprodurre le migliori ricette Made in Italy, create ad-hoc da uno chef: dalle trofiette al pesto genovese con pinoli tostati alle busiate bio di Tumminia con salsa di pomodoro ciliegino, le giuste combinazioni sono racchiuse in pratici box e pronte per essere cucinate facilmente e velocemente. Gli ingredienti sono selezionati tra le eccellenze alimentari (DOP, IGP, STG) di ogni regione italiana, che valorizzano oltre al sapore e gusto anche l’origine del prodotto, la zona di produzione e i metodi di produzione. Ad oggi l’azienda ha venduto circa 1500 box in più di 20 punti vendita; l’obiettivo del finanziamento è quello di esportare il gusto italiano in tutto il mondo: le spedizioni hanno già raggiunto Germania, Inghilterra e Spagna, mentre le prossime saranno dirette anche verso Svezia, Francia, Austria, Danimarca, USA, Canada, Cina, Sud Africa.

“Ricevendo molti riscontri positivi sul potenziale del nostro progetto abbiamo cercato di accelerare lo sviluppo cercando nuove risorse. CrowdFundMe fin da subito con entusiasmo ha accolto la nostra startup consigliandoci di spiegare il nostro prodotto in modo semplice e completo. Abbiamo così avviato la nostra campagna! I risultati sono straordinari: in meno di venti giorni abbiamo raggiunto l’obiettivo ed ora proseguiamo in overfunding” ha spiegato Chiara Rota, founder di MyCookingBox.

Perché c’è bisogno dell’equity crowdfunding in Italia?

Oggi nel nostro Paese si contano oltre 6.000 startup innovative, un bacino con enormi potenzialità di sviluppo: danno lavoro a 22 mila persone, fatturano 349 milioni di euro e quasi un quarto di esse è guidata da giovani under35; anche se possono sembrare cifre relativamente basse, potrebbero crescere esponenzialmente con un sostegno maggiore. La mancanza di chance di finanziamento, però, porta alla mortalità di una startup su due nel giro dei primi 24 mesi. L’equity crowdfunding è un’opportunità fondamentale perché permette di raccogliere finanziamenti anche da piccolissimi investitori (su CrowdFundMe si parte da un minimo di 250 euro): un’alternativa ai business angel e ai fondi di investimento che in Italia investono molto poco nelle startup.

Un esempio è la campagna di finanziamento di CleanBnB, chiusa a luglio su CrowdFundMe, che ha raccolto €126.200, il 162% dell’obiettivo prefissato. La campagna ha infatti stabilito il record italiano in termini di numero di investitori: ben 91 con una media di €1.400 a testa, mentre il numero di investitori medi in Italia è di 32. Un esempio di vero Crowd Investing, dunque, dato che coloro che hanno investito meno di €500 compongono l’80% del numero totale di investitori.

“Ho visto su internet un annuncio che parlava di raccolta di capitali di una startup (con un prodotto che mi appassionava molto) e volendo diversificare dai tradizionali investimenti ho deciso di approfondire – ha spiegato Matteo D., uno degli investitori di MyCookingBox. – Ho cliccato il link e sono stato rimandato sul portale CrowdFundMe. Da qui ho potuto capire meglio cosa facesse la startup, analizzare il business plan ed investire. Il processo d’investimento è stato semplice, il tutto diviso in due parti: compilazione dell’anagrafica e questionario di appropriatezza. Da quando ho cliccato il tasto Investi il processo non è durato più di 10 minuti, l’operazione si è conclusa, o meglio perfezionata, con un bonifico effettuato dal mio conto corrente a quello vincolato della startup. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla facilità d’investimento e da come si possa oggi investire in SRL non quotate”.