Nonostante il 95% dei Baby Boomers e l’85% dei Millennials si preoccupino della sicurezza personale online, i Baby Boomers sono molto più attenti alla protezione dei loro dispositivi.

Viaggi e vacanze: come rispondere alla crisi covid?

Una nuova ricerca commissionata da Webroot condotta nel maggio del 2016 su un campione di 201 Millennials (coloro che sono nati dopo il 1992 e all’incirca fino l’11 settembre 2001) e 204 Baby Boomers (nati tra il 1945 ed il 1964), mette in luce le pratiche di sicurezza informatica messe in atto durante i viaggi.

Due generazioni a confronto attraverso un sondaggio online che ha esaminato il rapporto tra privacy, sicurezza e abitudini di utilizzo dei dispositivi elettronici: smartphone, tablet e pc portatili.

La ricerca ha evidenziato che, sebbene il 95% dei Baby Boomers e l’85% dei Millennials si preoccupino della sicurezza personale online, i Baby Boomers sono molto più attenti alla protezione dei loro dispositivi. Il sondaggio indica, in particolare, che questa generazione effettua un numero più elevato di azioni preventive per proteggere i propri dati durante i viaggi, mentre i Millennials sono meno proattivi.

Pratiche di viaggio non sicure

Mentre la stragrande maggioranza dei Millennials ha dichiarato che desidera una maggiore sicurezza e riservatezza dei dati, quasi due terzi (59%) condivide i propri piani di viaggio sui social media come Facebook, Instagram e Twitter. Al contrario, il 71 % dei Baby Boomers ha riferito che non hanno mai reso pubblici sui social i propri programmi di vacanze.

Perso e trovato

Le differenze di comportamento in relazione alla sicurezza dei viaggiatori riguardano anche la possibile perdita dello smartphone. Mentre solo il 7% dei Baby Boomers ha segnalato la perdita di un dispositivo mobile durante il viaggio l’anno scorso, il numero arriva quasi a triplicarsi parlando di Millennials (19 %). Per entrambe le categorie i luoghi dove capita più spesso di dimenticare il proprio smartphone sono ristoranti, caffè e bar.

Privacy e sicurezza dei dati

Nonostante la reputazione di essere meno esperti di tecnologia rispetto ai Millennials, il 49% dei Baby Boomers ha raccontato di aver installato soluzioni antivirus sui propri dispositivi – il 10 % in più rispetto Millennials (39%). Quando è stato chiesto quali tipi di informazioni personali sarebbero più preoccupati di perdere, se dovessero smarrire il proprio smartphone, sia i Millennials, sia i Baby Boomers (79%), parlano di dati bancari e relativi alla propria carta di credito. Tuttavia, circa la metà (49%) dei Millennials si preoccupano anche della perdita dei loro profili utente e le password dei social media, mentre la percentuale scende al 33% nel caso dei Baby Boomers.

I comportamenti dei Millennials e dei Baby Boomers non sono così differenti in termini di potenziali problemi di privacy, tuttavia i Millennials non attuano nessuna strategia per salvaguardare i dati che non vogliono condividere” dichiara Grayson Milbourne, Security Intelligence Director di Webroot. “In effetti, l’88% dei Millennials utilizza le connessioni Wi-Fi pubbliche quando viaggia rispetto al 32% dei Baby Boomers. I Millennials rappresentano la prima generazione ‘sempre connessa’, e sebbene il loro utilizzo degli smartphone sia molto radicato nel modo in cui vivono e lavorano, non prendono sempre le precauzioni necessarie per proteggere le loro informazioni più preziose.