La nuvola crescerà mediamente del 25% per i prossimi 3 anni consentendo alle imprese di competere in un mondo sempre più rapido. Vanno in cloud soprattutto le attività core business e mission critical

Tra i diversi pilastri dell’innovazione digitale, il Cloud rappresenta sicuramente una delle colonne portanti su cui le imprese basano il proprio processo di trasformazione digitale. Questo perché permette a qualsiasi tipo di organizzazione di beneficiare di un’enorme potenza computazionale, elevata scalabilità e flessibilità, il tutto a prezzi molto accessibili. Benefici, questi, ormai noti alla maggior parte delle aziende, tanto che tra le diverse aree IT verso cui le organizzazioni di tutto il mondo stanno investendo maggiormente, il cloud si trova proprio in terza posizione dopo soluzioni di Business Analytics e infrastrutture.

Se si fa invece riferimento alla sola Italia, la maggior parte delle aziende del nostro Paese investe in Big Data e sistemi di analisi delle informazioni, a cui seguono proprio gli investimenti legati al cloud. Non a caso, secondo i dati Assinform, circa il 25% delle realtà del Belpaese indirizzerà parte del proprio budget alla nuvola” – ha spiegato Rossella Specia, North Sales & Partner Division Manager di Hitachi Systems CBT, System Integrator che offre, tra le altre, soluzioni cloud tailor-made sia per ambienti Power che Open, e rivolte ad aziende di qualsiasi dimensione.

Gli investimenti nel Cloud alimentano così un mercato in crescita che manterrà il suo trend positivo anche nei prossimi anni: nel 2015, si è raggiunto un giro d’affari di 1.227,8 milioni di euro (+28,7% rispetto al 2014), quest’anno invece si prevede toccherà i 1544,1 milioni, in aumento del 25,8% anno su anno. Molto bene anche il 2017 e il 2018 dove il comparto crescerà rispettivamente del 26,4% e 24,9%. Per quanto riguarda le diverse soluzioni disponibili, IaaS mantiene ancora un buon livello di crescita, perché correlato al concetto di legacy modernization, più ridotte invece le adozioni di modelli PaaS e Mobile. La vera rivelazione sono però le applicazioni in modalità SaaS, che garantiscono una risposta puntuale alle esigenze concrete di business.

Stiamo entrando in una fase di maggiore maturità che, rispetto a quanto avveniva in passato, si concretizza nel lancio di progetti importanti di cloud anche su attività core business e mission critical, oltre che nella specializzazione dell’offerta di servizi applicativi” ha sottolineato Rossella Specia.

Un fenomeno questo che non coinvolge soltanto le grandi aziende ma anche le PMI. Secondo i dati dell’Osservatorio Cloud and ICT as a Service del Politecnico di Milano, se da una parte il 12% di esse si sono spinte verso il cloud solo per necessità tattiche e senza integrare i sistemi informatici interni, il 31% ha avviato un progetto strategico di informatizzazione e trasformazione digitale, ancora però limitato ad ambiti aziendali di supporto (come ad esempio la mail). Il 28% delle PMI ha scelto invece soluzioni cloud a supporto di processi core o mission critical che però non sono ancora state integrate con i sistemi informativi interni, cosa che invece ha fatto il restante 28%.

Si tratta certamente di percentuali molto interessanti, ancora però frenate da diverse complessità come ad esempio la storicità dell’azienda, il modello di business adottato e gli investimenti effettuati nel passato.” ha proseguito Rossella Specia.  

Proprio a causa di queste problematiche saranno le soluzioni ibride quelle maggiormente scelte dalle PMI “in quanto permettono di affrontare il percorso di digital trasformation e ottimizzazione dell’infrastruttura in maniera graduale, preservando gli investimenti fatti nel passato, il tutto minimizzando i rischi e incrementando la produttività. – ha aggiunto Rossella Specia – Si parte, infatti, dalla virtualizzazione delle macchine e dalla predisposizione di ambienti centralizzati per poi passare gradualmente verso il cloud, anche adottando logiche di Software as a Service. Hitachi Systems CBT si propone come partner strategico in questo ambito, grazie ai due Datacenter collocati in Italia e certificati ISO 27001 per accompagnare le aziende nel percorso di Digital Business Transformation, gestendo la complessità IT e lasciando al cliente tempo e risorse da dedicare al proprio core business.”.