IoT, Cloud, Big Data, Information Security, Mobile e Social Business rappresentano gli elementi portanti su cui far crescere l’Italia. Attenzione però anche alle cosiddette Innovazioni Emergenti.

innovazione digitale

Le attuali Portanti dell’Innovazione Digitale stanno già incidendo sullo sviluppo del mercato ICT e iniziano ad avere diffusione in tutto il mondo (fig. 1). E’ però importante sottolineare che il loro valore rappresenta solo una minima parte del valore complessivo che stanno generando. Le attuali Portanti, infatti, oltre a incidere sul mercato ICT, permettono la nascita e lo sviluppo di nuovi mercati.

Nell’ambito delle “Portanti”, il mercato ICT più corposo in valore (da 100 a 150 miliardi di dollari nel 2015) è quello dell’Internet of Things (IoT), ossia la rete Internet che connette gli og- getti intelligenti dotati di un identificativo univoco. L’IoT permea tutti i settori economici e sono innumerevoli gli ambiti applicativi che possono avere impatti importanti sulle attività di imprese e Pubbliche Amministrazioni, oltre che migliorare la qualità della vita delle persone, come Smart Factory, Smart City, Smart Home, Smart Building, Smart Agriculture e Smart Car. Il mercato dell’IoT ha avuto buoni tassi di crescita nel 2015 (tra il 15 e il 20%) ed evidenzierà tassi di crescita a medio termine ancora più elevati rispetto agli attuali (tra il 20% e il 25% medio annuo), a conferma della rilevanza delle tecnologie e delle soluzioni riconducibili all’IoT. Per il 2018 si prevede un mercato doppio rispetto all’attuale.

Information Security e Cloud già oggi sono entrambi mercati significativi (tra i 50 e i 70 miliardi di dollari nel 2015), sia per quanto attiene ai nuovi trend sia all’interno del perimetro digitale complessivo. Esprimono però dinamiche differenti.

Le innovazioni digitali nell’ambito Information Security – messe in atto per far fronte a nuove vulnerabilità e attacchi, proteggere i dati e controllare i dispositivi – rappresentano veri e propri must di investimento per le imprese. Per i prossimi anni promettono di mantenere i trend attuali, meno elevati rispetto a quelli del Cloud, ma costanti (tra il 5 e il 10% di crescita annua) e comunque mediamente più elevati rispetto al mercato digitale complessivo.

Il Cloud, ossia le soluzioni volte a una gestione condivisa da remoto dei sistemi informativi aziendali, sta catalizzando ancora più attenzione: è cresciuto a ritmi molto accelerati negli ultimi due anni (tra il 20 e il 30%) e promette una crescita media annua di poco inferiore per il futuro (tra il 20% e il 25%). Il Cloud è infatti destinato a crescere ancora per diversi anni e ad affermarsi come il modello prevalente di fruizione delle risorse e delle applicazioni IT per le aziende di tutto il mondo, generando degli effetti importanti di reinsourcing IT nei Paesi di origine. Si prevede possa raddoppiare così in valore nel giro di 3 anni.

Il mercato Big Data – che include l’infrastruttura middleware per raccogliere e storicizzare i dati, le componenti applicative di analytics e i relativi servizi (design, system integration, managed services) – pesa meno rispetto ai mercati precedenti: tra i 20 e i 40 miliardi di dollari nel 2015. Ha però mostrato dinamiche vivaci (tra il 25 e il 30%), che promette di mantenere nel medio termine. È un mercato trainato anche dalla crescita degli oggetti connessi e dai fenomeni mobile e social, che generano la necessità per le aziende di integrare dati strutturati e destrutturati, interni ed esterni.

Il mercato Mobile Business fa riferimento al perimetro dell’enterprise mobility management, ovvero alle applicazioni e ai servizi in mobilità utilizzati dalle aziende in ambito workplace, ERP CRM SCM e BI, rapporti con i clienti (mobile payment, mobile commerce), mobile device management. Nell’accezione che qui interessa, sono esclusi dal perimetro sia i device mobili sia le applicazioni a utilizzo esclusivo del consumer. Questo mercato, oggi di medio-piccole dimensioni – tra i 15 e i 20 miliardi di dollari nel 2015 – ma in crescita a due digit, accelererà nel prossimo triennio, sino a sfiorare crescite annue del 30%. È un mercato trainato dalla forte diffusione degli smartphone e dei device mobili e da logiche lavorative sempre più basate sulla flessibilità e sulla mobilità: un fenomeno che non riguarda solo i paesi maturi ma anche quelli in via di sviluppo, già aperti ai concetti di smart working e di agile enterprise.

Infine il mercato Social Business, di dimensioni più contenute rispetto agli altri (inferiore ai 2 miliardi di dollari) e che rappresenta un fenomeno molto legato alla Mobile Business. È un mercato che ha evidenziato nel 2015 tassi di crescita tra il 20% e il 25%, che promette di mantenere nei tre anni successivi. La progressione riguarda sia le componenti rivolte all’interno delle aziende (Social Intranet, piattaforme di Social Collaboration, Social HR), sia quelle rivolte all’esterno e legate all’analisi e al monitoraggio di reputation e sentiment, alla customer satisfaction e all’utilizzo dei social come canali di marketing e di fidelizzazione.

Alle Attuali Portanti dell’Innovazione Digitale si aggiungono le Innovazioni Emergenti. Corrispondono a un mercato ancora in fase di sviluppo e maturazione, che però catalizzerà l’interesse delle aziende nei prossimi anni. Le Innovazioni Emergenti sono in parte sovrapposte e collegate alle Portanti appena descritte e saranno in grado di accelerarne la diffusione e l’evoluzione. Basti pensare ai wearable device come abilitatori di soluzioni di Internet of Things.

Le principali di esse sono descritte nel seguito.

Advanced Machine Learning. Corrisponde al software capace di apprendere e simulare l’intelligenza umana, e rientra nel composito ambito dell’intelligenza artificiale. La novità delle soluzioni in questione è che esse si basano su sistemi di reti neurali (Deep Neural Net – DNNs), ossia sistemi interconnessi che imparano autonomamente a interpretare i fenomeni. Negli ultimi anni le reti neurali stanno avendo ampio sviluppo e le loro applicazioni possono essere molteplici e trasversali, ad esempio in ambito industriale per l’automazione degli impianti e della logistica; marketing o acquisti, per la gestione dei dati attraverso sistemi predittivi evoluti; medico, per le diagnosi precoci; consumer, per gli assistenti virtuali e per i social network.

Collaborative Robotics. Riguarda la nuova generazione di robot capaci di lavorare a fianco degli operatori umani e di interagire con essi. I robot integrano al loro interno sistemi di calco- lo (intelligenza artificiale), sensoristica (alla base dell’IoT) e capacità di svolgere azioni. La Col- laborative Robotics sta uscendo dai laboratori e diventando un’opzione concreta nella progettazione di sistemi di produzione. È trainata sia dagli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale, in particolare nuovi tipi di reti neurali basati su meccanismi di deep-learning e algoritmi di apprendimento; sia dall’evoluzione tecnologica dei computer e della capacità di calcolo.

Additive Manufacturing. È riferibile a stampanti 3D che consentono di realizzare prodotti tridimensionali mediante un processo di produzione additiva, ovvero partendo da un oggetto disegnato tramite software e replicandolo nel mondo reale con l’ausilio di appositi materiali trattabili (plastiche o metalli). La tecnologia 3D Printing ha fatto il suo esordio nella prima metà degli anni ’80, per poi avere un prepotente sviluppo negli anni più recenti. Le applicazioni più interessanti riguardano il mondo industriale trasformando i processi produttivi storicamente disponibili (asportazione o deformazione plastica di materiale) con nuove tecniche nelle fasi di prototipazione e produzione.

Wearable Device. Sono i dispositivi indossabili che sfruttano le applicazioni mobili, creano una rete che interconnette persone e aziende e interagiscono con i sensori dell’Internet of Things. Cresce in particolare l’attenzione sui dispositivi (smartwatch, electronic tattoo, dispositivi per la sanità, il benessere e lo sport, occhiali smart per realtà virtuale e/o aumentata) che sfruttano le tecnologie NFC e Bluetooth 4.0 utili anche al mondo business; basti pensare ai Google Glass applicati alla logistica e alla manutenzione.

Virtual and Augmented Reality. Le tecnologie in quest’ambito permettono la simulazione di un’esperienza o l’arricchimento della percezione sensoriale mediante informazioni che non sono di base percepibili con i cinque sensi.

Fonte Rapporto Assinform