Premiate dall’Università degli Studi di Bari, dal Politecnico di Bari e IBM le vincitrici del “progetto NERD?”

Si è svolta l’altro ieri la premiazione dei migliori progetti, scelti fra gli elaborati delle studentesse che hanno partecipato all’edizione 2016 del progetto NERD? (Non E’ Roba per Donne?), organizzato dall’Università degli Studi di Bari, dal Politecnico di Bari e IBM, con la collaborazione della Fondazione IBM Italia.

Il progetto NERD? – nato alcuni anni fa dalla collaborazione fra l’Università la Sapienza di Roma ed IBM – è dedicato alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado e si propone di diffondere la passione per l’informatica tra le giovani studentesse al fine di orientare le loro scelte universitarie.  

L’Unione Europea ha stimato che nel 2020 ci saranno 850mila posti di lavoro non coperti per insufficienza di competenze digitali. Il settore dell’Information technology garantisce al 78% dei propri addetti un posto di lavoro a tempo pieno, ma solo il 23% possiede le competenze sufficienti per operare ai massimi livelli, questa grave carenza sta frenando la capacità dell’Europa di rilanciare la competitività. In questo contesto si può notare che solo il 15% di tali figure professionali è donna. Secondo alcune ricerche rispetto ai colleghi maschi, le ragazze sono più inclini al problem solving, al multitasking, alla gestione dei rapporti interpersonali e al team working. Inoltre, si riconosce alle donne anche maggiore creatività e propensione all’innovazione, caratteristiche imprescindibili per chi si affaccia agli studi STEM.

A questa edizione hanno aderito 98 scuole, rappresentate da 271 ragazze, che hanno partecipato ad incontri formativi e laboratori, dove hanno potuto imparare in maniera semplice, veloce e divertente a progettare e programmare app, sperimentando sotto la supervisione di chi questo percorso l’ha già intrapreso con passione, il “mestiere” dell’informatico.

Il progetto NERD? da quest’anno si propone tra i progetti relativi alla “alternanza scuola lavoro”, elemento strutturale dell’offerta formativa. Alle scuole viene offerta la possibilità di collaborare non solo nelle imprese, ma anche in enti pubblici e nelle istituzioni culturali svolgendo almeno 400 ore da effettuare negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei. Obiettivo dell’iniziativa aprire le porte delle scuole alle esperienze e alle competenze che si formano fuori dall’aula.

Dopo l’evento di kick-off del 18 Marzo scorso, il progetto si è svolto in 3 incontri di laboratorio. Le studentesse che sono rientrate del gruppo primaverile del progetto nerd sono state suddivise in 23 gruppi di lavoro, hanno utilizzato AppInventor, uno strumento realizzato dal M.I.T. (http://appinventor.mit.edu)

Dalla loro creatività sono nate così app per scegliere ed ascoltare musica, per raccontare storie, per insegnare ai bimbi come riciclare i rifiuti, per suggerire gli abbinamenti dei capi di abbigliamento femminile, per trovare nuove ricette e scambiare libri, giochi e innovative guide turistiche.

Sono stati premiati 3 progetti che si sono distinti per maggiore creatività, innovazione e valore tecnologico:

L’app Livella « Una app che sa esser precisa» – IISS Colamonico-Chiarulli, Acquaviva delle Fonti (BA) – si è distinta per la sua originalità, ma anche per la sua simpatica utilità quando manca una livella. (Terzo posto)

L’app Salvavita – Liceo Scientifico Rita Levi Moltalcini, Molfetta (BA) – ha suscitato pieni consensi per l’idea innovativa pensata per proteggere le ragazze che si muovono da sole. L’app contiene le informazioni sufficienti per orientarsi tra i contatti di emergenza. (Secondo posto)

L’app AutSide – Liceo Scientifico Ricciotto Canudo, Santeramo (BA) – si è distinta per la complessità del codice sviluppato. L’app si presenta come un quiz sul riconoscimento delle espressioni e sui comportamenti umani. E’ facile ed intuitiva da usare. (Primo posto)