Secondo le previsioni, 16 miliardi di dispositivi connessi entreranno a far parte dell’ecosistema Internet of Things entro il 2021. Le sottoscrizioni (SIM) associate ad uno smartphone saranno più di quelle relative ai telefoni cellulari. Il sorpasso nel terzo trimestre del 2016

 

L’ultima edizione del Mobility Report di Ericsson rivela che l’Internet of Things (IoT) si appresta a superare i telefoni cellulari, per diventare così la più grande categoria di dispositivi connessi entro il 2018. 
Tra il 2015 e il 2021, ci si aspetta che il numero di dispositivi IoT connessi cresca del 23 percento su base annua, con gli oggetti connessi tramite SIM dati che avranno il tasso di crescita più alto. Su un totale di 28 miliardi di dispositivi connessi nel 2021, quasi 16 miliardi saranno dispositivi IoT. 
L’Europa occidentale assumerà un ruolo guida nell’adozione di connessioni IoT: per il numero di dispositivi IoT di questo mercato è prevista una crescita del 400 percento entro il 2021. Questo grazie ad alcuni requisiti normativi, come l’adozione di contatori elettrici intelligenti e la sempre maggior richiesta di veicoli connessi, che comprende la direttiva “e- call” dell’Unione Europea che sarà implementata nel 2018. 

Rima Qureshi, Senior Vice President & Chief Strategy Officer di Ericsson, dichiara: “L’IoT sta accelerando dal momento che i costi dei dispositivi si abbassano ed emergono nuove applicazioni. A partire dal 2020, l’implementazione commerciale delle reti 5G fornirà ulteriori funzionalità necessarie per l’IoT, come lo slicing di rete e la capacità di connettere esponenzialmente più dispositivi rispetto a oggi”.

Le sottoscrizioni (SIM) associate a smartphone continuano a crescere e ci si attende che supereranno quelle relative ai telefoni cellulari (basic) nel terzo trimestre di quest’anno. Entro il 2021, le sottoscrizioni associate a smartphone raddoppieranno, passando da 3,4 a 6,3 miliardi. Il report rivela anche che oggi nel mondo ci sono 5 miliardi di abbonati mobili – utenti unici – il che testimonia la fenomenale crescita della tecnologia mobile in un arco di tempo relativamente breve.

Nel report viene evidenziato un cambiamento radicale nelle abitudini di fruizione dei contenuti video dei giovani: il consumo di traffico dati per guardare video su smartphone è cresciuto del 127 percento in soli 15 mesi (2014-15). Nell’arco di quattro anni (2011-15) il tempo speso dai giovani guardando la TV/video su uno schermo televisivo è calato del 50% e di contro il tempo speso guardando TV/video su uno smartphone è aumentato dell’85%. Questo, e il fatto che i giovani siano i maggiori consumatori di streaming video su smartphone (Wi-Fi e cellulare insieme), li rende il segmento più importante per gli operatori di telecomunicazioni.

Nel 2016 è stato raggiunto un traguardo molto atteso, con le reti commerciali LTE capaci di supportare picchi di velocità dati in downlink fino a 1 Gbps. L’arrivo dei dispositivi in grado di supportare 1 Gbps è previsto nella seconda metà del 2016, inizialmente in mercati come Giappone, Stati Uniti, Corea del Sud e Cina, e in seguito nelle altre regioni. Gli utenti delle reti mobili potranno così accedere ai contenuti in maniera ancora più veloce, dal momento che la nuova tecnologia garantirà velocità in download fino a due terzi più rapide rispetto alle migliori tecnologie disponibili oggi.

Ulteriori spunti presenti nel Mobility Report di Ericsson includono:

Crescita in tutto il mondo: le sottoscrizioni alla banda larga mobile cresceranno di quattro volte in Medio Oriente e Africa tra il 2015 e il 2021; il traffico dati da mobile in India aumenterà di quindici volte entro il 2021; nonostante il mercato americano sia il più maturo, il suo traffico dati aumenterà del 50 percento nel solo 2016.

Il traffico dati continua a crescere senza sosta: il traffico dati da mobile è cresciuto del 60% nell’ultimo anno, grazie alla maggiore diffusione di smartphone e al crescente consumo di dati da parte di ogni abbonato. Entro il 2021 circa il 90% del traffico dati da mobile sarà generato da smartphone.

Crescita incessante dell’LTE: nell’ultimo trimestre sono state effettuate 150 milioni di nuove sottoscrizioni, arrivando così ad un totale di 1,2 miliardi nel mondo. La crescita è guidata dalla domanda sia di una migliore user experience che di reti più veloci. Reti LTE con velocità di 1 Gbps saranno disponibili nel 2016.

Necessità di una maggiore armonizzazione dello spettro nei paesi che prevedono l’implementazione anticipata del 5G: ci si aspetta che il 5G arriverà prima del previsto e un’armonizzazione dello spettro è necessaria per quei paesi che intendono effettuare implementazioni anticipate. Questo in aggiunta ai lavori in corso del WRC-19, che si concentrano sullo spettro per il lancio commerciale del 5G dopo il 2020.