Al centro sono senza dubbio i dati

A cura di Steve Hurn, senior vice president per le vendite in Emea di TIBCO Software.

In quanto tifoso accanito del Liverpool, alcune parole pronunciate dall’allenatore Jurgen Klopp hanno di recente catturato la mia attenzione. Riflettendo sulla necessità di adottare un approccio più intuitivo per risolvere la penuria di goal della sua squadra, ha annunciato: “Per cambiare le cose, occorre prendere le decisioni giuste. Per prendere le decisioni giuste, devi raccogliere le informazioni corrette”. Naturalmente ha ragione, e la sua dichiarazione è un mantra che risuona in modo molto forte mentre intraprendiamo la trasformazione digitale e ci prepariamo per la quarta rivoluzione industriale.

Siamo sul crinale della convergenza tra il mondo fisico, il mondo digitale e il mondo umano: le macchine saranno in grado di parlare tra di loro come gli umani, mentre la Quarta Rivoluzione Industriale si appresta a diventare realtà e ci prepariamo a fronteggiare una cultura iperconnessa.

In realtà, questa fusione di tecnologie sta per creare un livello di integrazione senza precedenti, in grado di stravolgere quasi tutti i mercati in tutti i Paesi del mondo, mentre l’intelligenza artificiale e l’IoT portano livelli più elevati di automazione. Tempi emozionanti, forse, ma non tutti sono contenti di affrontare un futuro con maggiore automazione e meno tocco e anima umani. Infatti il dibattito che nasce dal contrasto uomo-macchina rimane un sentiero molto battuto e per diverse buone ragioni.

Pensiamo che questo è il motivo per cui camminare su questo filo teso resterà al centro delle discussioni, mentre cerchiamo quale sia il modo migliore per offrire alla gente i mezzi per controllare tutta questa innovazione e tutta questa tecnologia sulla punta delle dita, restando nella cabina di pilotaggio per decidere sui futuri sviluppi.

Le nuove tecnologie e le nuove piattaforme che riescano ad accelerare la collaborazione e la condivisione on-demand dalle funzioni analitiche al cloud giocheranno un ruolo centrale, insieme agli strumenti e all’innovazione che spingono la sperimentazione e consentono a più persone di venire coinvolte, creando nel contempo modi totalmente nuovi di consumare beni e servizi lungo il processo.

Naturalmente, la trasformazione digitale ha a che fare in toto con il potenziale e le opportunità e, cosa più critica di tutte, il modo di coglierle. Possiamo avere gli strumenti a disposizione, ma alla fine quello che conta è il modo in cui riusciamo ad utilizzarli. Per rendersene conto, basta verificare i tassi di conversione orrendi del Liverpool, nonostante tutti gli investimenti fatti.

Dopo aver generato commenti dettagliati in occasioni speciali, come per esempio il World Economic Forum di Davos, in Svizzera, questo tema sarà al centro dell’agenda di TIBCO NOW, la conferenza annuale di TIBCO a Las Vegas. Dopo essersi rapidamente conquistato una reputazione quale punto di riferimento per commenti esperti su come fare una transizione dolce verso il business digitale, l’evento rappresenta un’opportunità per scoprire le ultimissime idee con dimostrazioni pratiche che mostrino come utilizzare la tecnologia più recente.

È anche un’area di cui il Ceo di TIBCO, Murray Rode, ha parlato molto, particolarmente per quanto riguarda il ruolo del cloud e delle funzioni analitiche Fast Data per supportare modelli di business e stabilire l’operatività in tempo reale e con connettività universale richiesta. È intenzione di TIBCO proseguire la conversazione nel corso del proprio evento più importante, dove convergeranno molti leader di mercato ed esperti, per fornire dei contesti di cui si sente la necessità e un po’ di chiarezza sulla Quarta Rivoluzione Industriale, che può rappresentare ancora una macchia grigia che è sfuggita dal radar del mercato, sotto molte vesti differenti, dalla Fabbrica del Futuro all’Internet Industriale.

In verità, stabilire esattamente a che cosa si riferisce il termine, che cos’è così rivoluzionario e come mai ciò costituisca un significativo e chiaro progresso dalla semplice digitalizzazione che ha guidato la Terza Rivoluzione Industriale del 1969, rappresenta un elemento di comprensione essenziale, se si vogliono raccogliere tutti i benefici.

Lavorando nello spazio della tecnologia, dove “rivoluzione” e “trasformazione” possono diventare parte integrante della retorica quotidiana, è facile diventare compiacenti verso l’innovazione che ci circonda, o persino distinguere tra ciò che rappresenta realmente un vero cambiamento epocale o è soltanto uno slogan martellante. In questo caso, tuttavia, è la portata dell’innovazione, complicata dalla mera velocità e rapidità delle rivoluzioni tecnologiche, che non ha avuto alcun precedente storico che giustifichi l’etichetta.

Viviamo in un periodo metamorfico. Una scorsa ai libri di storia conferma che una rivoluzione industriale non è un evento che si presenta molto spesso, anzi in realtà avviene una volta ogni secolo. E per molti, anche se il termine può essere ancora accostato all’emergere del motore a vapore alla fine del 18° secolo, non c’è dubbio che le generazioni future guarderanno anche al 2016 come a un periodo di grande cambiamento nella storia.

In essenza, si tratta di uno sviluppo basato sulla correttezza. La Data Analytics e l’IoT agiscono come collante, rendendo l’integrazione possibile e il dato actionable, su cui si possono effettuare azioni, diventa critico per sfruttare le opportunità.

YWNWA (You Will Never Walk Alone, Non Camminerete Mai Soli, inno del Liverpool).