Scoperto un nuovo modo di sfruttare la vulnerabilità Stagefright, il peggior malware della storia di Android

È stato rilevato un nuovo modo di sfruttare la vulnerabilità Stagefright, il peggior malware della storia di Android. La versione più recente di Stagefright, nota anche come Metaphor, invita l’utente a visitare una pagina web contenente file multimediali estremamente dannosi per il sistema operativo che, una volta ricevuti, infettano rapidamente il cellulare. Una volta contratta l’infezione il dispositivo sarà completamente alla mercé degli hacker, i quali avranno libero accesso a tutti i dati dello smartphone nel giro di appena 10 secondi, e potranno pertanto assumerne il controllo per accedere alle informazioni personali, oltre ad essere in grado di copiare i dati e utilizzare anche strumenti come il microfono e la fotocamera. Questa minaccia interessa i sistemi Android dal 2.2 a 4.0 e dal 5.0 a 5.1. Soprattutto, nelle ultime versioni, Metaphor può eludere anche l’ASLR, il cosiddetto “address space layout randomization” che viene usato per ostacolare le attività degli exploit impedendo attacchi di tipo buffer overflow.
L’exploit attacca il bug CVE-2015-3864, persino senza che l’utente abbia premuto “play” o visualizzato il video ed inizia a funzionare quando il browser web cerca e analizza il file. L’exploit funziona meglio sui dispositivi Nexus 5 ma è stato provato anche sui dispositivi HTC One, LG G3 e Samsung S5, anche se l’exploit si presenta in maniera leggermente diversa su questi brand.

In ogni caso, i ricercatori di ESET segnalano che questi exploit generati in ambienti di test spesso si presentano come problemi estremamente critici, ma successivamente si nota come il loro scopo attuale è limitato a determinati scenari. Questo attacco richiede inoltre l’esecuzione di JavaScript su un browser web e, come hanno scoperto i ricercatori, questo tipo di codice presenta diverse limitazioni.

Quindi niente panico. Gli utenti dovranno semplicemente mantenersi aggiornati sulle ultime novità e scaricare le patch rilasciate dal provider.