Sono 32.7 milioni gli italiani che accedono a Internet in mobilità, cresce il mobile commerce e l’adv mobile

Il Mobile sempre più protagonista della nostra quotidianità: è questo il messaggio che emerge forte e chiaro dal primo IAB Seminar 2016 People are Mobile, tenutosi il 14 aprile presso il MiCo di Milano.

Marco Muraglia, Presidente Audiweb, ha presentato il panorama in cui si muovono gli italiani online: gli utenti unici giornalieri da Mobile crescono del 26,4% negli ultimi due anni e raggiungono i 18,2 milioni. Entrando più in dettaglio sulle abitudini di consumo, tra le prime categorie di siti e applicazioni più consultati nel mese da device mobili si riscontrano: i siti di ricerca con 20.6 milioni di utenti, i social network che raggiungono 19.9 milioni di utenti per 15 ore in media per persona, siti e applicazioni dedicati alla messaggistica e chat in mobilità con 18.9 milioni di utenti, i portali generalisti con 19.2 milioni di utenti e, nella sfera dell’intrattenimento, i siti e le applicazioni dedicati ai contenuti video con 17.8 milioni di utenti nel mese, news e informazione con 12.6 milioni e il mobile commerce con 15.3 milioni di utenti.

Marta Valsecchi Direttore Osservatorio Internet Media della School of Management Politecnico di Milano ha invece approfondito le dinamiche del Mobile Advertising che vale 462 milioni nel 2015 con una crescita rispetto all’anno precedente dell’53%. Driver principale della crescita è dato dal social, + 140%. L’intervento ha anche messo in luce come l’e-commerce da mobile sia arrivato a rappresentare l’11% del totale, con una crescita del 3% rispetto all’anno precedente.

In sintesi, quindi, il Futuro è già qui: il mobile offre infatti strumenti in grado di rivoluzionare la vita degli utenti; manca forse solamente la consapevolezza delle innumerevoli opportunità già a disposizione di tutti. Questo è anche il pensiero di David Orban, Chapter Ambassador SingularityU Milano, uno degli ospiti di punta della giornata che nel suo intervento “Il Futuro è 10 anni in anticipo” ha raccontato la sua esperienza personale e lavorativa. Ha infatti impiantato un chip nella mano che gli permette – tra le altre cose – di effettuare pagamenti cashless.