Un’opportunità di migliorare il conto economico per gli intermediari finanziari che avranno gli strumenti per verificare l’allineamento alla normativa e realizzare il cambiamento organizzativo

Da un lato disporre di un metodo per appurare l’adeguamento del proprio modello alla nuova normativa, dall’altro realizzare il cambiamento che vada oltre la compliance ma aumenti il potenziale competitivo e la capacità di generare risultati economici. E’ la proposta di Maurizio Primanni, co-fondatore e CEO di Excellence Consulting, società milanese di consulenza con focus principalmente sui comparti bancario, assicurativo e del risparmio gestito, affinché gli intermediari finanziari si preparino per tempo all’entrata in vigore, nel gennaio del 2017, di Mifid 2.

La nuova normativa Ue sui mercati finanziari che aggiorna il vecchio MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) avrà un grosso impatto sugli operatori (banche, SGR, SIM) per complessità del sistema su cui interverrà. Si collegherà con altri mercati e direttive (OTC, OTC-Emir, MAD, SDA, SLD). Toccherà ambiti quali: struttura, trasparenza, post trading, compliance, trasparenza, soddisfazione del cliente/investitore. Cambierà anche la figura del promotore finanziario (oggi divisa tra promotori, società di consulenza, consulenti indipendenti, sim) e per tutti dovrebbe essere prevista l’obbligatorietà dell’indipendenza.

Fondamentali saranno cambio di paradigma e capacità di cogliere quella che è una grande opportunità: “Da una partespiega Maurizio Primanni, co-fondatore e CEO di Excellence Consulting muteranno perimetro e regole di condotta e saranno necessari adeguamenti normativi, procedurali, organizzativi e tecnologici. Dall’altra migliorerà il servizio alla clientela e gli operatori che sapranno avvalersene, potenzieranno il proprio conto economico”.

Con Mifid 2 – sostiene ancora Maurizio Primanni – cambia anche il ruolo dell’ICT che dovrà supportare sempre di più i consulenti finanziari nell’individuare le soluzioni più adatte a soddisfare i bisogni personali e famigliari del cliente. In questo senso prevediamo che gli sviluppi delle tecnologie di gestione dei big data e delle predictive analytics potranno giocare un ruolo determinante nell’immediato futuro”.

Che cosa fare quindi? “Sulla base della nostra esperienza è importantedichiara ancora Primannidisporre di una metodologia semplice di check up per valutare in modo chiaro e veloce quanto il contesto si discosti dalle prescrizioni normative e quindi identificare gli interventi da approntare. Noi consigliamo un approccio bifocale, che vada oltre la compliance normativa e aumenti il potenziale competitivo per generare i risultati economici della banca”.

Di tutti questi argomenti si parlerà al Convegno “La Direttiva Mifid 2 e la consulenza finanziaria”, organizzato da Ascosim, in programma mercoledì 25 novembre, con inizio alle ore 14:30, presso la Sala delle Colonne della sede milanese della BPM in via San Paolo 12. Interverranno nella prima parte esperti di Consob, BPM, ABI, Ascosim, nella seconda, una tavola rotonda introdotta da Maurizio Primanni, esponenti delle società di consulenza. La partecipazione al Convegno è gratuita, previa registrazione sul sito www.ascosim.it dove è anche consultabile il programma dell’evento.