Il 94% riscontra una maggiore efficienza operativa, il 67% l’ottimizzazione dei canali distributivi e il 70% una migliore capacità decisionale.

Il mondo IT è in fermento e, dopo anni di buio, sembra essere finalmente arrivato il momento della svolta: lo testimoniano il cambiamento con cui le imprese fanno innovazione, il crescente numero di organizzazioni che scelgono il digitale per crescere, ma anche la rinnovata geografia dei partner che supportano la pubblica amministrazione nel proprio processo di trasformazione. E i numeri parlano chiaro. L’indice Ifiit, che evidenzia la fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica, ha raggiunto il valore più alto negli ultimi 2 anni, così come l’Assinform Report stima per l’intero 2015 una crescita del mercato digitale dell’1,5%. Ancora più ottimistico è l’Assintel Report che prevede una crescita del mercato IT dell’1,7%: questo grazie al Software (+2,7%) e al miglioramento dell’Hardware (-0,8%) e dei Servizi IT (-1%).
Risultati molto positivi  quindi quelli rilasciati nelle ultime settimane e che devono essere inseriti in un contesto economico in netta ripresa in cui per l’Italia si presume un aumento del PIL pari all’1,5% per il 2016.

“È in atto una vera e propria rivoluzione digitale che può essere paragonata a quella francese per effetti ed intensità – ha spiegato Giorgio Rapari, Presidente di Assintel –  Si tratta di uno tsunami che l’intero Paese deve essere in grado di cavalcare; e per farlo sono necessarie competenze adeguate e la consapevolezza di dover effettuare scelte talvolta radicali da modificare modelli di business ormai obsoleti”.

Progetti d’Innovazione

A giocare il ruolo fondamentale della digital transformation è l’innovazione considerata infatti dal 62% del panel di intervistati (composto da 500 direttori IT) il driver principale per lo sviluppo dell’azienda, con il 38% che comunque ne attribuisce un ruolo di grande importanza.

E i progetti di innovazione non mancano: negli ultimi 12 mesi, tutte le imprese intervistate hanno avviato – ciascuna secondo una propria roadmap di trasformazione digitale – un percorso destinato a creare nuovo valore , attraverso le tecnologie  e le pratiche digitali, dimostrando così di voler acquisire una propria maturità digitale. Il punto fondamentale per il 45% delle imprese è quello di creare una nuova customer experience attraverso l’innovazione: la comprensione del cliente mediante le tecnologie di CRM, la conversazione e il presidio di tutti i punti di contatto con il cliente stesso catalizzano il maggior numero di preferenze.  Al secondo posto, con il 30% dei voti, si posizionano i sistemi di collaboration, sia interni che esterni (social software), divenuti sempre più importanti per migliorare ed efficientare le relazioni tra colleghi e con clienti.

Sono stati avviati negli ultimi 12 mesi progetti di innovazione legati a Big Data (28%), Cloud Computing (27%) e Digital Marketing & Social medie (27%).

Funzioni aziendali coinvolte

Negli ultimi 12 mesi, proprio perché l’obiettivo dei progetti innovativi spingeva ad un miglioramento della customer experience, le funzioni marketing e vendite sono state le principali beneficiarie dei risultati ottenuti (83%). Al secondo posto, con il 42% dei consensi la stessa Funzione IT e al terzo posto la Funzione Amministrativa e Finanza con il 41%.

Risorse coinvolte

A causa dell’assenza di competenze interne specifiche, l’avvio dei nuovi progetti di innovazione ha portato il 75% delle aziende ad assumere risorse esterne, il 26% delle quali in grado di fornire un apporto anche come esperti intersettoriali. Le nuove figure sono state affiancate nel 79% dei casi da personale già presente in azienda così da incrementare anche le loro competenze.

I risultati ottenuti

Innovare genera vantaggi. A dirlo sono i direttori IT intervistati: il 94% riscontra una maggiore efficienza operativa, il 67% l’ottimizzazione dei canali distributivi, il 70% una migliore capacità decisionale, il 72% vede rafforzata la Collaboration, l’81% riscontra una crescete capacità d’innovazione, mentre il 67% estrapola valore dai Big Data.

La tecnologia IT è la Grande Bellezza del business. – ha concluso Alfredo Gatti, fondatore di NEXTVALUE – L’Italia è sulla strada giusta per lasciarsi alle spalle la crisi. Per ora però sono le grandi aziende ad investire maggiormente, ma stiamo riscontrando un maggiore interesse anche delle PMI. Questo perché ormai la tecnologia è alla portata di tutte le imprese: si deve solo decidere quando e da dove iniziare”.