La tecnologia per la casa intelligente sta uscendo dalla fase degli ‘early adopters’, e sono sempre più numerosi i consumatori che ne comprendono i vantaggi. Anche i vendor stanno realizzando prodotti meno costosi e più semplici da installare

Il mondo è sempre più connesso, tanto che grazie all’Internet of Things si stimano oltre 50 miliardi di dispositivi in rete nel 2020. A contribuire a questo numero saranno le soluzioni rivolte allo sviluppo delle smart home. Per comprendere meglio il fenomeno abbiamo intervistato Fabrizio Keller, channel marketing manager per Italia, Grecia e Israele di WD.

Quali sono i fattori e le tendenze che, oggi più che nel recente passato, determinano lo sviluppo di un’offerta per la casa intelligente e digitale?

Alcuni trend vengono proposti ai consumatori dal mercato, altri vengono imposti al mercato dai consumatori stessi – la cosiddetta smart home ricade sicuramente in questa seconda categoria. Per la prima volta, nel 2015 il numero dei device mobili sul pianeta supererà quello delle persone, e con gli utenti che in media passano tre ore al giorno sui loro dispositivi, non è una sorpresa che questi desiderino poter controllare anche i loro apparati elettrici ed i consumi in remoto – con il semplice tocco di un tasto.

Se molte aziende riescono a trovare un loro spazio nel mercato della casa intelligente/digitale, ciò che queste stesse aziende devono comprendere è che il modo in cui i consumatori interagiscono e gestiscono la loro vita digitale cambia continuamente, ogni giorno. Il risultato è che le aziende che operano in questo settore si trovano spesso a rincorrere, cercando di aggiornare i loro prodotti connessi in modo che si adattino continuamente allo stile di vita connesso/digitale, man mano che esso si evolve.

La nozione di ‘casa digitale’ è stata completamente integrata in quella di ‘casa intelligente’? Questa è l’impressione che ogni tanto si ricava dalle discussioni in atto…

Con il termine ‘intelligente’, o smart, si definisce solitamente una tecnologia che rende le nostre vite più semplici. Comprende hardware, software e funzionalità digitali che creano un’esperienza utente complessiva. Se si vanno ad eliminare uno o più di questi elementi, l’esperienza per definizione non sarà più ‘intelligente’.

Casa digitale e casa intelligente sono fondamentalmente la stessa cosa, soprattutto dal punto di vista del consumatore. E con la tecnologia che diventa sempre più compatibile e basata su standard – indipendentemente da marca, modello e sistema operativo – la terminologia che usiamo per descriverla diventa sempre meno importante.

Quale può essere l’oggetto di una conversazione tra un’azienda IT e i suoi potenziale clienti? Che strategie deve adottare un’azienda IT che opera in questo mercato per spingere i clienti a provare le proprie soluzioni per la casa digitale o intelligente?

Ancora una volta, la tecnologia è funzionale ai risultati finali. I clienti – singoli consumatori ma anche aziende – dovrebbero rivolgersi alle aziende IT con i problemi che intendono affrontare grazie a tecnologie cosiddette smart. È poi compito delle aziende IT rispondere con soluzioni in grado di rispondere a queste necessità.

Anche se ‘casa intelligente’ è una delle parole del momento, i clienti non punteranno su queste tecnologie finché non vedranno la loro vita resa effettivamente migliore o più semplice, in cambio del loro investimento. Per avere successo, le aziende IT devono comunicare in modo più chiaro ed efficace i vantaggi delle tecnologie smart – mostrando agli utenti finali come queste miglioreranno o semplificheranno la loro vita quotidiana, o permetteranno di raggiungere vantaggi economici di lungo periodo.

Quali dovrebbero essere invece le strategie di un’azienda IT che opera nel mercato della smart home per spingere i clienti ad acquistare ed installare le proprie soluzioni?

La tecnologia per la casa intelligente sta uscendo dalla fase degli ‘early adopters’, e sono sempre più numerosi i consumatori che ne comprendono i vantaggi. Anche i vendor stanno realizzando prodotti meno costosi e più semplici da installare. Detto questo, resta la necessità di un certo livello di competenze tecniche, e le aziende IT devono spiegare bene agli utenti come installare e utilizzare questo tipo di prodotti; soprattutto quando si tratta di integrarli con le tecnologie esistenti, come dispositivi mobili, router ecc..

Una delle principali barriere attuali a una più estesa adozione della tecnologia smart home è la percezione di complessità legata all’installazione e alla gestione dei prodotti nell’ambito di una rete domestica. Fornire indicazioni chiare ed efficaci su come si acquistano e si installano i propri prodotti è elemento assolutamente critico.

Come opera WD nell’ambito delle soluzioni per la casa digitale/intelligente?

WD sta lavorando con Z-Wave, il principale standard internazionale per la comunicazione wireless nelle case intelligenti, per offrire ai clienti la possibilità di usare il loro dispositivo My Cloud come hub per altri device smart. Questo si traduce in una console centrale di gestione e un’interfaccia mobile di facile utilizzo per monitorare e gestire i dispositivi in remoto. Tutto quello che i clienti devono fare è acquistare una chiavetta Z-Wave progettata appositamente per i dispositivi della serie My Cloud, e poi scaricare l’app dal nostro app store.

A questo link – http://www.z-wave.info/wd – è possibile avere informazioni aggiuntive su questa collaborazione e su come le tecnologie WD e Z-Wave siano ora perfettamente complementari, il tutto a vantaggio del consumatore finale.