Soltanto il 7% dei consumatori italiani riconosce di aver ricevuto comunicazioni con proposte rilevanti come risultato della condivisione di informazioni personali con i brand.

Come evidenzia l’indagine Aimia Loyalty Lens 2015, condotta su un campione di 20.000 intervistati in 11 Paesi tra cui l’Italia, la consapevolezza dell’importanza dei propri dati personali è in costante crescita tra i consumatori: il 22% del campione italiano intervistato li considera “informazioni di grande valore”, verso il 16% rilevato nell’indagine 2014. Allo stesso tempo, non manca la disponibilità a condividere con le aziende dati come le proprie abitudini di consumo e acquisto o informazioni di contatto: ad esempio il 42% della “Generazione Z”, alla quale appartengono i nati dopo il 2000, e il 44% dei “Boomers” italiani, nati tra il 1946 e il 1964, sono bendisposti a fornire ai brand il proprio numero di cellulare.

Questa nuova era di apertura, tuttavia, è basata su precise aspettative di valore.

I consumatori infatti chiedono di ricevere in cambio offerte e promozioni personalizzate e aderenti ai propri gusti, come dichiara il 53% dei “Boomers” e il 64% dei “Generazione Z” italiani.

Fino ad oggi però, per le aziende sembra tutt’altro che facile corrispondere a queste aspettative. Infatti soltanto il 7% del campione di consumatori italiani intervistato riconosce di aver ricevuto comunicazioni con proposte rilevanti come risultato della condivisione di informazioni personali con i brand.

Stiamo attraversando un periodo molto positivo per quel che riguarda la customer relationship; i consumatori, infatti, sono ormai sempre più propensi a condividere i propri dati con le aziende, da cui si aspettano di ricevere comunicazioni a valore aggiunto e offerte aderenti ai loro comportamenti di acquisto e consumo”, afferma Silvia Biego, Direttore Marketing di Nectar Italia. “In questo momento è fondamentale per le aziende mettere a frutto le grandi potenzialità offerte dai dati, utilizzandoli per creare una customer experience di alto livello e costruire relazioni efficaci e durature”.