In autunno parte Academic Initiative for Cloud: oltre 250 tra corsi e programmi – scienze informatiche, analytics e data science, fino al mobile e all’imprenditorialità – utilizzando materiale didattico e metodologie di IBM che fanno soprattutto ricorso a Bluemix

ibm logo
ibm logo

Promuovere percorsi di studio per lo sviluppo in cloud su Bluemix. È quanto si pone il programma Academic Initiative for Cloud messo a punto da IBM e che sviluppa stringendo accordi con 200 atenei, dal potenziale bacino di oltre 20mila studenti in 36 Paesi.

Consentendo l’uso di Bluemix, IBM contribuirà a fornire agli sviluppatori di domani le funzionalità più innovative e ad alimentare le competenze necessarie per creare applicazioni cloud di classe enterprise da destinare al mondo consumer. Il catalogo di Bluemix, basato su open standard e di utilizzo immediato, comprende più di 100 tool e servizi opensource più importanti, abbinati a servizi IBM, e di terze parti, come Watson, Internet of Things, Big Data & Analytics, Mobile.

A partire da quest’autunno, molte università – dagli Usa al Giappone, dall’India all’Europa e al Medio Oriente – avvieranno dunque più di 250 tra corsi e programmi – scienze informatiche, analytics e data science, fino al mobile e all’imprenditorialità – utilizzando materiale didattico e metodologie di IBM che fanno soprattutto ricorso a Bluemix.

L’utilizzo in aula della piattaforma IBM consentirà al corpo docente di espandere l’insegnamento oltre la teoria e di arricchire l’insegnamento con l’esperienza concreta dello sviluppo di applicazioni, mettendo dunque a disposizione degli studenti tecnologie quali cognitive computing, Watson Analytics e Internet of Things.