Una media impresa può arrivare anche a minori costi per oltre 20.000 euro. L’analisi della società di consulenza brianzola che ha aderito a iBarter, il primo circuito per lo scambio multilaterale online

stretta di mano

Fino a più di 20 mila euro in un anno. Tanto può risparmiare una piccola impresa che scambia beni e servizi utilizzando il baratto moderno. «Considerando una media azienda che scambia in un anno merce per  600mila euro – il 7% del proprio fatturato -, i minori costi saranno intorno ai 20-22.000 euro». La stima arriva da Apogeo Consulting, agenzia con sede a Seregno (Mb) specializzata nella verifica degli illeciti bancari che si è affidata a iBarter il primo circuito italiano per lo scambio multilaterale online.

«Togliere una quota del proprio fatturato dal circuito bancario porta a non sostenere una parte dei costi – e degli interessi – che gli stessi i istituti di credito impongono alle imprese. E non sono costi irrisori: gli oneri bancari possono infatti arrivare anche al 3-4% del fatturato di un’azienda, incidendo in modo significativo sull’andamento stesso dell’impresa», spiega Katia Galli, amministratore di Apogeo Consulting.

La formula del baratto moderno, così com’è stata sviluppata da iBarter, non prevede infatti il ricorso alle banche: le transazioni sono regolate da una moneta complementare, l’iBcredit (per comodità equiparata all’euro), e gli scambi di beni e servizi non necessariamente devono essere contestuali e di norma coinvolgono più soggetti. «È chiaro che non tutta l’attività aziendale può essere affidata al baratto. La quota ottimale, a seconda delle dimensioni di impresa e della tipologia, oscilla tra il 5 ed il 7% del fatturato. Si tratta comunque di una quota importante che, basandosi semplicemente sullo scambio di merci e servizi, può portare a un significativo risparmio, o meglio al mancato pagamento degli oneri bancari», prosegue Galli.

La stima di 20.000 euro fatta per un’azienda di medie dimensioni è solamente indicativa. «È l’esempio più classico di impresa che fa delle operazioni di acquisto e vendita. Se però consideriamo un’immobiliare che deve sostenere dei mutui oppure un’impresa che necessita di investimenti significativi sul medio lungo periodo, la quota degli oneri bancari tende inevitabilmente a salire».

Sono elementi che spesso non vengono presi in considerazione. Continua Galli: «Tendenzialmente, davanti ad un estratto conto bancario più della metà degli imprenditori si focalizza sui movimenti e non bada alla parte remunerativa del denaro. Così sette imprese su dieci si trovano a pagare somme non dovute: talvolta sono quote minime che non giustificano azioni di risarcimento, ma in alcuni casi gli importi in gioco sono importanti». Apogeo Consulting dal 2009 si affianca alle aziende dipanando numeri e percentuali e verificando la presenza o meno di illeciti bancari.

Oltre ad un risparmio sugli oneri bancari, il sistema dello scambio permette di avere altri vantaggi. Come spiega Massimo Cirio, area marketing iBarter e tra i fondatori del circuito«iBarter è un utile canale complementare di marketing per la promozione della propria azienda. Senza considerare il fatto che il pagamento in crediti fornisce maggiori garanzie, riducendo il rischio di insolvenza perché è iBarter che autorizza la transazione e trasferisce i crediti da un cliente a un altro, e il credito della vendita è immediatamente disponibile per essere speso presso altre aziende».

iBarter – prima piattaforma italiana per il baratto multilaterale online, iBarter nasce dall’intuizione di un gruppo di manager e professionisti nel 2010 per diventare operativa l’anno successivo. Il portale promuove lo scambio di beni e servizi per imprese e privati attraverso la moneta complementare dell’iBcredits sopperendo la richiesta di liquidità delle aziende e creando una rete di interscambio che favorisce l’acquisizione di nuovi clienti e l’aumento del fatturato. www.ibarter.com