Per ora queste soluzioni sono adottate maggiormente dalle aziende medio grandi, ma sempre di più sono le piccole realtà interessate

Le imprese sono sempre più interessate a migliorare la loro efficienza interna. Calando i ricavi a causa della crisi economica che da qualche anno colpisce numerosi Paesi tra cui l’Italia, le organizzazioni sono alla ricerca di soluzioni di procurement che agiscono sulla bottom-line, con l’obiettivo di ottenere benefici immediati sull’utile netto. Un euro risparmiato impatta infatti in maniera diretta sul conto economico, mentre un aumento di anche un solo euro di ricavi comporta solitamente un aumento dei costi di produzione.
Per capire meglio come in Italia le imprese si interfacciano con le soluzioni di e-procurement abbiamo intervistato Sergio Perego, country manager di SynerTrade Italia che ha da poco inaugurato una sede nel nostro Paese per aumentare la capillarità sul territorio nazionale

Come si sta trasformando l’e-procurement?

Molto è cambiato dal 2000. Prima l’obiettivo delle imprese era quello di acquistare soluzioni che permettessero loro di migliorare la capacità di ottenere degli sconti dai propri fornitori; ora invece – e lo si vede anche in Italia – le organizzazioni puntano a rafforzare la loro efficienza di processo, migliorando il rapporto di collaborazione nei confronti di tutti gli stakeholder attraverso soluzioni o moduli funzionali ad hoc. Un cambiamento che pone quindi l’e-procurement come un elemento centrale della strategia aziendale e collegato con le altre funzioni societarie. In questa direzione risulta fondamentale la messa a disposizione di strumenti in grado di consentire l’interazione intelligente tra queste soluzioni e l’amministrazione, consentendo così di migliorare l’efficienza interna.

Come si inserisce la vostra piattaforma Accelerate in questo contesto e in cosa si differenzia dalla concorrenza?

Sergio-Perego SynerTradeAccelerate, di cui abbiamo da poco lanciato una nuova versione frutto di una fase di ricerca e sviluppo durata 2 anni, è una soluzione end-to-end rivolta a soddisfare le evoluzioni delle esigenze dei clienti grazie alla sua copertura dell’intero processo di procurement: non solo la fase di negoziazione e contract, ma anche la vendor qualification, il sourcing, i cataloghi e la spend analysis. In più Accelerate presenta alcuni elementi distintivi che ci auguriamo riscuoteranno successo anche in Italia. Innanzitutto la soluzione è modulare e composta da 34 differenti applicazioni interconnesse e integrabili, ognuna delle quali risolve un problema di business diverso. Questo garantisce un’elevata scalabilità della soluzione grazie alla combinazione dei differenti moduli a seconda delle necessità dei clienti, il tutto nella filosofia “easy to use” un po’ come avviene nel mondo B2C. I 34 moduli non necessitano infatti di formazione specifica da parte degli utenti che li utilizzano così da rendere più snello l’avvio delle loro funzionalità. Infine esistono una serie di funzionalità che permettono di monitore i kpi del procurement e avere un totale controllo dei dati a disposizione.

Cloud: l’e-procurement viaggia sulla nuvola?

Gli utenti sono ormai maturi e pronti ad accettare le soluzioni in cloud. Si osserva infatti una crescita nella richiesta di soluzioni in modalità software-as-a-service che garantiscono tempi di implementazione ben più rapidi rispetto al tradizionale on-premise. Fino a qualche tempo fa i progetti risultavano, oltre che molto costosi, avere anche con tempistiche realizzative piuttosto lunghe (6 mesi, 1 anno o addirittura 2 anni). Oggi invece, l’avvio di un’applicazione necessita di circa un mese. I tempi si allungano però quando sono richieste delle integrazioni tra diverse applicazioni.

Big data: sono importanti anche nel procurement?

Nel procurement non si parla ancora di Big Data ma di grandi moli di informazioni. Nonostante ciò è comunque necessario disporre di uno strumento capace in grado di gestire queste grandi quantità di dati che spesso provengono anche dall’esterno. In questa direzione SynerTrade si è dotata di una soluzione che non solo garantisce la gestione delle informazioni manipolate all’interno delle proprie applicazioni, ma anche di uno strumento che permette di armonizzare i dati, arricchendoli con informazioni esterne.

In che modo le imprese italiane vedono le soluzioni di e-procurement? Quale tipologia di imprese sono le più interessate?

Negli ultimi anni le aziende italiane si stanno avvicinando sempre di più all’e-procurement poiché interessate a migliorare la loro efficienza interna soprattutto in un periodo di difficoltà come quello attuale. Basti pensare che nel 2000 soltanto le top 5 aziende del bel Paese adottavano questo tipo di soluzioni, poiché le sole in grado di affrontare spese molto ingenti per il loro acquisto. Oggi invece non è più così: grazie ad una diminuzione dei prezzi la maggior parte delle imprese che adottano soluzioni di e-procurement sono quelle con un fatturato minimo di circa 200-300 milioni di euro. La base clienti si è difatti estesa.

Alla luce di queste considerazioni sembrerebbe che le piccole realtà sono tagliate fuori. È così?

Attualmente i costi per le organizzazioni sono ancora proibitivi, anche se queste soluzioni diventeranno man mano più economiche. Per sopperire a queste mancanze si assiste però alla nascita di alcuni gruppi d’acquisto che permettono pertanto anche alle realtà più piccole di dotarsi di soluzioni di e-procurement. Un ulteriore elemento che frena la l’adozione di queste soluzioni riguarda l’assenza di un interlocutore adeguato all’interno delle piccole realtà, dove un responsabile acquisti non è ben definito ma è frammentato tra le varie divisioni.

Le aziende che ora adottano soluzioni di e-procurement come sono orientate?

Le imprese medio grandi si stanno attrezzando per avere dei processi local-global: avere quindi un procurement che permetta di gestire a livello globale le negoziazioni che impattano in maniera cross su diversi Paesi, ma che allo stesso tempo lasciano grande autonomia di acquisto negli uffici locali, pur mantenendone il controllo