Il dato scende al 13% per le imprese con più di 9 dipendenti. Internet nelle aziende italiane è ancora indietro e il 12% delle piccole realtà non possiede un pc

Internet nelle aziende italiane dimostra di non aver ancora raggiunto la piena maturazione e a soffrire sono soprattutto le società di dimensioni più limitate. La diffusione della rete, incentivata anche dall’espansione del comparto mobile, segna ancora significativi margini di miglioramento. La crescita del settore è stimolata anche da una vasta gamma di prodotti commerciali e di pacchetti diversificati e, dopo aver posto Fastweb e le sue tariffe a confronto con quelle di Telecom, Alice, ecc., i consumatori possono individuare con facilità la soluzione più indicata. Alla crescita del comparto nel suo complesso non corrisponde una presa di consapevolezza forte da parte delle imprese che, soprattutto nel segmento delle micro-imprese, palesa un ritardo tecnologico da non sottovalutare.

Diffusione di internet nelle aziende: la ricerca della Cna

A fotografare l’andamento della diffusione di internet nelle aziende italiane ci ha pensato una ricerca della Cna – Confederazione Nazionale dell’Artigianato – che ha rivelato come nel panorama italiano il 39% delle micro-imprese con meno di 10 dipendenti non dispone di un sito web aziendale. Il 12% di esse, inoltre, non possiede neppure un pc.

Lo scenario è significativamente diverso se si prende in considerazione la diffusione del web tra le imprese di dimensioni più rilevanti: la quota di aziende che possiedono un proprio sito web aziendale sale fino all’87% per realtà societarie con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 20 e fino al 98% per quelle con oltre 20 impiegati.

Il costo degli investimenti frena la crescita

Il gap evidenziato dalle micro-imprese italiane non è ascrivibile a ragioni di natura culturale. Basta considerare che il 95% delle Pmi prese in esame (circa 3.000, di cui l’85% con un numero di dipendenti inferiore a 10) utilizza la rete per informarsi, effettuare operazioni e transazioni bancarie, acquistare, ecc. Le ragioni del ritardo, piuttosto, vanno ricercate nell’impossibilità da parte di determinate realtà produttive a far fronte alla mole di investimenti che una conversione in chiave ICT dell’assetto societario richiederebbe.

Oltre al 12% di micro-imprese che non possiede un computer aziendale, un ulteriore 23% non è in possesso di computer portatili e oltre la metà è sprovvista di tablet. Un’impresa su 5 non utilizza lo smartphone. Appena il 16% delle imprese con un massimo di 9 dipendenti ha investito in formazione e aggiornamento nell’ultimo anno, contro il 41% delle imprese con più di 20 professionisti in libro paga. Ancora più significativo il dato sull’e-commerce: solo il 12% delle micro-imprese vende i propri prodotti e servizi su internet  e il 21% nel caso delle società con oltre 20 dipendenti.