1/3 dei lavoratori impiega in media più del 30% del proprio tempo fuori sede. Per questo motivo, le aziende devono far fronte a cambiamenti, talvolta anche radicali

Lavorare con i dispositivi mobili non è più un lusso per i top manager: questo è quanto emerge nella ricerca “Work smart. Work mobile  di Leitz, uno tra i più importanti brand di Esselte – azienda leader specializzata nella produzione di prodotti innovativi e moderni per l’ufficio.

La ricerca ha preso in esame 800 lavoratori tra le quattro economie europee più grandi – Regno Unito, Germania, Francia e Italia – e ha permesso di fornire spunti significativi circa le abitudini dei lavoratori “tradizionali” e i cosiddetti lavoratori “mobili”. Questi ultimi, spiega Andrew Crosthwaite[1], riescono ad abbracciare molte attività diverse tra loro e a lavorare in qualsiasi ambiente, dagli uffici dei clienti alle caffetterie, senza farsi mancare casa, autogrill e mezzi di trasporto (auto, treno, aereo e così via).

La forza lavoro di oggi si dimostra consapevole che questa realtà “mobile” sia già esistente e che stia rivoluzionando piano piano il modo di lavorare, diventando un vero e proprio stile di vita. Per questo motivo, le aziende devono far fronte a cambiamenti, talvolta anche radicali: i tempi sono cambiati ed è giusto che i luoghi di lavoro si adattino e si ri-innovino, in virtù del fatto che gran parte dei lavoratori sono spesso fuori sede. Quest’ultimo punto, in particolare, sta contribuendo a creare una nuova concezione di fluidità sul posto di lavoro.

La ricerca ha inoltre rilevato che 1/3 dei lavoratori impiega in media più del 30% del proprio tempo fuori sede; il 60% delle persone che utilizzano dispositivi mobili rischia di rimanere senza batteria almeno una volta al mese e i 3/4 di coloro che vogliono fronteggiare tale problema sono costretti a portare un caricabatteria sempre con sé. Un problema non da poco per chi necessita della carica per lavorare in mobilità e fuori ufficio.

 


[1] Ex responsabile dell’area pianificazione presso una delle più grandi aziende di comunicazione in Europa, Euro RSCG; attualmente co-fondatore della Futures House, società specializzata in servizi strategici, che identifica le opportunità di crescita e i fattori di rischio.