I vantaggi ci sono ma si devono superare ancora alcuni ostacoli

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[section_title title=Outstream advertising: il nuovo modo di fare pubblicità]

Da uno studio rilasciato nel giugno 2015 da Forrester Consulting per conto di Teads è emerso che l’outstream advertising è il nuovo standard nonchè la soluzione perfetta a tutti i principali problemi che riguardano il video adv online e che vede coinvolti media company, advertiser e agenzie.

Forrester Consulting ha condotto un sondaggio coinvolgendo 529 opinion leader rappresentati da advertiser, agenzie e media company, in vari paesi tra cui Argentina, Francia, Germania, Italia, Messico, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti ed ha scoperto che, sia per la vendita che per l’acquisto, le opinioni sono univoche e lasciano intravedere un futuro in crescita. Almeno il 70% delle agenzie e degli inserzionisti si aspettano che il budget destinato ai video aumenti nei prossimi due anni e il 73% delle media company che pianificano, sono convinte che il volume di offerta di video inventory sarà maggiore proprio per soddisfare la domanda crescente.

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Tuttavia, queste sfide (compresa la definizione di video adv premium, la mancanza di spazi pubblicitari video premium che garantiscano di ottimizzare le performance dei video pubblicitari) frenano gli inserzionisti e le media company nel raggiungimento di soluzioni per i loro video pubblicitari.

Per aumentare le opportunità di successo del digital video, venditori e acquirenti si stanno aprendo a fonti di inventory premium addizionali, per ottenere un posizionamento degli annunci pubblicitari all’interno del cuore di un contenuto editoriale, invece di dipendere da uno stream video già esistente.

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Nello studio, “Risolvendo il dilemma del digital video advertising premium”, Forrester Consulting ha scoperto che il 77% degli advertiser ed il 70% delle agenzie credono che in futuro l’outstream advertising sarà la parte più importante dei loro media mix. Secondo le media company, in America Latina (81%) è plausibile che l’outstream diventi una delle soluzioni più diffuse così come  in EMEA e negli USA per il 60%.

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Forrester Consulting ha evidenziato che guardando questo scenario dal lato degli acquirentii formati outstream consentono anche di acquistare in programmatic così da dare una risposta e una soluzione concreta al problema della viewability, anche perchè garantiscono una user experience assolutamente positiva. Le media company, altresì, hanno dichiarato che gli annunci outstream hanno permesso di garantire un volume di video inventory premium maggiore e di riuscire a gestire meglio il ritorno sugli investimenti.

Credo che l’ultimo studio di Forrester Consulting sia la giusta prova per garantire quello che abbiamo sostenuto per lungo tempo. L’advertising outstream presenta un’opportunità enorme per media company, advertisers ed agenzie che cercano di raggiungere il successo nel digital video,” ha dichiarato Bertrand Quesada, CEO di Teads. “Come primi ideatori del video advertising outstream, Teads è ben posizionata per risolvere i problemi delle industry premium rilasciando formati innovativi che portano risultati di assoluto prestigio per l’industry”.

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