Schianchi guida così l’associazione che, con 1300 aderenti, riunisce le Aziende Produttrici e Distributrici di prodotti e sistemi per l’ICT, l’automazione dell’ufficio e del commercio.

Marco Schianchi è stato nominato presidente di Comufficio, l’Associazione delle aziende attive nel settore della produzione, distribuzione e commercializzazione delle tecnologie ICT e per l’automazione degli esercizi commerciali. La nomina è avvenuta ad opera del rinnovato Consiglio Direttivo uscito dall’assemblea dello scorso 22 aprile che raccoglie i rappresentanti delle oltre milletrecento aziende associate. Oltre al Presidente, il Consiglio ha nominato i due vicepresidenti Gabriella Criscuolo e Alberto Liverani, oltre ai cinque componenti della Giunta Esecutiva.

Schianchi è stato già presidente di Comufficio fino al 2011 e, fino al 2004, vicepresidente di Smau, oltre che membro della Giunta esecutiva di Confcommercio – Imprese per l’Italia. Imprenditore con un’esperienza pluridecennale  nel campo dell’automazione del punto vendita,  è attualmente presidente di Coris Tech, una delle maggiori aziende italiane nel settore, con attività di progettazione, produzione, distribuzione e system integration.

Il riconoscimento delle specificità dell’articolata base associativa nazionale, che comprende aziende di varie dimensioni e tipologie, e insieme della convergenza di competenze, esperienze, obiettivi imposta da una trasformazione tecnologica senza precedenti, ulteriormente accelerata negli ultimi anni, è stato indicato dal neo-presidente come principio ispiratore nell’accettazione del nuovo mandato.

Comufficio rappresenta il settore dell’innovazione per eccellenza – ha affermato  Schianchi – Questo vuol dire anche fronteggiare trasformazioni epocali: penso, per esempio, alla sfida avviata dal Governo per la digitalizzazione del Paese che apre spazi ed opportunità finora impensabili al mondo ICT ed Office in generale ed alle sollecitazioni che le nuove normative stanno proponendo al Retail. La realtà per la quale la nostra Associazione ed i settori devono attrezzarsi è fatta di convergenze tecnologiche e non solo”.

 “In un mondo nel quale si assiste alla consumerizzazione dell’hi-tech – ha detto ancora il neo-presidente –  in cui lo smartphone entra come terminale del negozio o del ristorante, l’IT trasforma il piccolo ufficio così come la grande organizzazione, il cloud modifica i rapporti tra fornitori e clienti e l’e-commerce abbatte i confini geografici, mentre il  big data si unisce con la fiscalità dei pagamenti, occorre uno sforzo congiunto, anche sul piano organizzativo e culturale, per rappresentare queste nuove istanze e trasformare le sfide in opportunità per il settore e per la società nel suo insieme”