Grazie alla tecnologia Epson è possibile essere immersi nell’età romana e vedere le ricostruzioni degli edifici in sovrapposizione al mondo reale

Grazie alla speciale “macchina del tempo” progettata dagli organizzatori della mostra “Roma e le genti del Po. Un incontro di culture. III-I secolo a.C.“, presso il Museo Santa Giulia di Brescia (9 maggio 2015 – 17 gennaio 2016), i visitatori si trovano immersi in un vero e proprio viaggio nella storia della città di Brescia quando gli abitanti locali incontrarono la Roma Repubblicana.

Questa macchina del tempo è stata possibile anche grazie all’utilizzo di 17 videoproiettori Epson, deputati a ricreare i suggestivi ambienti della città e le coinvolgenti vedute della campagna circostante che, entrambi, fanno da sfondo all’esposizione archeologica, composta da quasi 500 reperti, molti dei quali mai esposti, in un percorso di ben 1.500 metri quadrati. Gli smart glass Epson Moverio hanno invece offerto la piattaforma tecnologica per creare una straordinaria applicazione di Realtà Aumentata, realizzata dall’esperienza di ART Glass Srl, capace di portare i visitatori in quello che doveva essere il cuore della città così come lo videro e lo vissero gli abitanti di allora.

La tecnologia Epson – afferma Luigi Di Corato, Direttore del Museo Santa Giulia – ci ha permesso di allestire nell’area archeologica un percorso in Realtà Aumentata che permetterà ai visitatori di sperimentare un modo nuovo di vivere il museo e regalerà loro un’esperienza unica e suggestiva.

Grazie all’utilizzo degli smart glass Epson Moverio e al software Art Glass, i visitatori possono immergersi nell’età romana e vedere le ricostruzioni degli edifici (georeferenziati e ambientati) in sovrapposizione al mondo reale, vivendo un’esperienza unica lungo un percorso costituito da numerosi punti di interesse con le ricostruzioni 3D e gli scenari immersivi di realtà aumentata a 360° prodotti da Telecom Design: il maestoso Capitolium a dominare l’imponente piazza del foro, la cella centrale con la statua di Giove, le lunghe rampe di scale in marmo bianco, l’ombra delle colonne sui portici, il colle Cidneo alle spalle, con un altro importante tempio che svetta sulla sua sommità, il teatro romano con i suoi 20.000 posti a sedere, le taberne, le domus, e, in lontananza, le mura con la porta urbica verso Verona.