Tutto ciò che bisogna sapere per difendersi dalle eventuali minacce che insidiano i possessori di conti online

I conti online continuano la loro lenta ma costante diffusione. Essi sono infatti estremamente utili in quanto permettono di compiere svariate operazioni, come  bonifici e pagamenti di fatture, senza l’obbligo di recarsi allo sportello bancario. Non sorprende quindi che molti stiano attivando un conto online, magari utilizzando SuperMoney e il suo comparatore di offerte di conti correnti per trovare l’opportunità più adatta alle proprie esigenze. Tuttavia  i conti online possono anche essere oggetti di truffe e altre minacce.

Il rischio di phishing

Nel caso in cui nell’estratto conto fossero presenti operazioni che si è sicuri di non aver eseguito, è probabile che un hacker si sia introdotto nel nostro home banking, recuperando i dati di accesso grazie all’apertura da parte nostra di un email contenente un codice malevolo che può rubare i dati. Questo genere di minaccia è noto come phishing. Tuttavia in casi come questo la legge viene in nostro soccorso, ascrivendo alla banca la responsabilità per non aver saputo impedire gli accessi non autorizzati.

Generalmente al correntista viene quindi restituito il denaro perso, tuttavia è meglio sapere quali sono le procedure da seguire in caso di attacco informatico. La prima cosa da fare è sporgere denuncia presso il comando dei carabinieri. Dopodiché una copia della stessa va portata all’istituto di credito, che si occuperà di verificare se si è risposto a messaggi di phishing e se il computer era protetto ad antivirus e firewall adeguati. Spetta quindi alla banca provare che il cliente ha colpe nell’attacco subito. Il fatto che siano stati autorizzati codici di sicurezza riservati non basta da solo a provare la colpa del correntista per omessa custodia.

Non cliccare link esterni ai conti online

In caso di smarrimento dei codici, il cliente deve avvisare la banca il prima possibile. Fino al momento del blocco la responsabilità del correntista arriva ad un massimo di 150 euro, mentre dopo non gli potrà essere addebitato alcun illecito. Se la banca non risponderà alle richieste di restituzione, il cittadino potrà rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) che provvederà a riconoscere le ragioni del cliente. Si consiglia poi di non accedere mai all’home banking da link esterni, come quelli presenti in email o messaggi, ma di effettuare l’accesso solamente digitando l’URL dall’apposita barra del browser.

Sul sito della banca, se si tratta dell’originale e non di un clone, dovrebbe apparire in basso a destra un icona a forma di lucchetto o chiave. Essa rappresenta il certificato di veridicità del sito. Infine è caldamente consigliato effetuare il logout dall’home banking una volta terminate le operazioni.