Attraverso un’applicazione e un apposito tool è possibile liberare i dati ed eliminare la minaccia

Le vittime del ransomware CoinVault hanno ora la possibilità di recuperare i dati “imprigionati” senza spendere neppure un euro. Come? Grazie ad un archivio di chiavi di decriptazione realizzato accedendo ad un server dei criminali informatici (contenente i Vettori di Inizializzazione) e un’applicazione resa disponibile online da Kaspersky Lab e dalla National High Tech Crime Unit (NHTCU) della polizia olandese. Le chiavi e il tool sono disponibili su noransom.kaspersky.com, insieme a chiare istruzioni su come utilizzarli.

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“Le vittime del ransomware CoinVault dovranno collegarsi al sito noransom.kaspersky.com dove avranno accesso a numerose chiavi. Se il record di un determinato portafoglio Bitcoin, non è ancora disponibile vi suggeriamo di ricontrollare in futuro, perché, insieme alla National High Tech Crime Unit, stiamo aggiornando continuamente le informazioni”, ha detto Jornt van der Wiel, Security Researcher del Global Research e Analysis Team, Kaspersky Lab.

CoinVault ha infettato più di mille dispositivi Windows in più di 20 Paesi, perlopiù situati nei Paesi Bassi, Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Sono state registrate delle vittime anche in Belgio, Austria, Svizzera, Norvegia, Svezia, Lussemburgo, Danimarca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Italia, Ungheria, Irlanda, Croazia, Russia, Canada, Israele, Emirati Arabi Uniti, Cina, Indonesia, Thailandia, Sud Africa, Australia, Nuova Zelanda, Panama, Repubblica Dominicana e Messico.

Inoltre, gli esperti di sicurezza di Kaspersky Lab hanno analizzato campioni di malware e progettato e realizzato un tool di decriptazione in grado di sbloccare i file e di eliminare il programma nocivo CoinVault dal computer infetto.