Tutti noi googliamo persone famose, aziende, ricette, video tutorial, ma googliamo anche persone che conosciamo ed incontriamo di persona.
Nella maggior parte dei casi, lo facciamo per verificare la reputazione e l’esperienza di una determinata persona, o semplicemente per conoscerla un po’ meglio e scoprire qualcosa in più sulla sua personalità e sui suoi interessi.
Per queste ragioni e per altre ancora, è probabile che selezionatori e hiring manager vi googlino e che valutino, positivamente o negativamente le informazioni che reperiscono online. Ciò che hanno scoperto in questo modo ha, probabilmente, influenzato la loro decisione sul fatto di assumervi o meno e – ancor più probabilmente- anche il fatto stesso di chiamarvi a colloquio.
Googlare i candidati: ma cosa cercano esattamente i recruiter?
Tra le altre c ose, i recruiter, cercano:
- Prove del percorso professionale e dei progetti speciali realizzati, spesso per verificare il contenuto del curriculum;
- Attività nella vostra comunità locale, quali volontariato o altro di extra-lavorativo, che possa dimostrare il vostro carattere e i vostri interessi;
- Esempi di progetti creativi o di altre competenze che avete;
- Conferme del fatto che siete effettivamente chi dite di essere.
Ci sono diversi modi per costruirvi una presenza online positiva. Di seguito i consigli forniti da Kelly Services
- Assicuratevi di aggiungere al vostro profilo professionale o sito (se ne avete uno) il maggior numero possibile di dettagli. Avere un profilo LinkedIn chiaro, accessibile e professionale è il primo passo nella giusta direzione. Ricordate di mantenerli sempre aggiornati, come se fossero il vostro curriculum.
- Pubblicate informazioni positive su di voi sul web: sarete sicuri che le informazioni alle quali tenete di più risultino ai primi posti in una ricerca online. Inoltre, questo farà scendere verso il basso nei risultati di ricerca i contenuti che non siete in grado di controllare, come per esempio informazioni negative legate al vostro nome e pubblicate da altri .
- Create un profilo LinkedIn e utilizzate lo strumento “gruppi” per stabilire connessioni e dare valore alla vostra presenza agli occhi di persone che operano nel settore o nell’area geografica alla quale puntate .
- Create un portfolio digitale, un blog o una pagina web che mostrino i vostri risultati e le vostre competenze .
- Prendete confidenza con siti di condivisione di conoscenza come SlideShare e contribuite alle discussioni o ai blog di settore .
- Seguite i webcast organizzati da aziende per le quali vi interesserebbe lavorare, seguitele sui social media e partecipate alle discussioni da loro lanciate ogni volta che lo ritenete opportuno .
- Siate visibili: immagini dei profili social nitide e professionali aiuteranno le persone a riconoscervi immediatamente, così come la vostra carica, la città in cui vivete, il percorso formativo e qualsiasi altra cosa che sia strettamente associata a voi .
- Controllate regolarmente le impostazioni sulla privacy sui vostri profili social, per esempio su Facebook. LinkedIn è un network professionale, per cui lì comportatevi come se foste al lavoro .
- Prendete in considerazione l’eventualità di utilizzare pseudonimi o account distinti per uso professionale e privato .
- Tenete traccia di ciò che postate online: potreste avere l’esigenza di cancellare vecchi post o profili, quindi è consigliabile avere sempre presente ciò che fate, in modo da sapere come e dove loggarvi per cancellare qualcosa in futuro.
E infine… cosa non fare!
- Non postate commenti troppo negativi o dispregiativi su altre persone o precedenti datori di lavoro .
- La critica costruttiva va bene, ma inseritela sempre in un contesto positivo e siate pronti ad argomentare le vostre affermazioni, se vi viene richiesto .
- Non ingigantite le vostre competenze, esperienze o caratteristiche (fornite sempre le prove di ciò che dichiarate, se ne avete la possibilità).
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