Gli esperti di sicurezza informatica di INTERPOL, in collaborazione con un ricercatore di Kaspersky Lab, hanno identificato una minaccia nella blockchain delle transazioni virtuali, che potrebbe causare l’inserimento di malware o di altri dati illegali, tra cui immagini di abusi sui minori.
A seconda della cryptovaluta e dei suoi protocolli, nella blockchain (il registro pubblico delle transazioni) è previsto uno spazio fisso dove le informazioni possono essere archiviate, consultate o ospitate all’interno delle transazioni criptate e dei loro record.
Gli esperti, nello specifico un funzionario dell’INTERPOL e uno specialista di Kaspersky Lab dell’unità di Ricerca e Innovazion dell’INTERPOL Global Complex for Innovation (IGCI), ritengono che questo spazio possa essere un potenziale obiettivo dei malware.
La struttura della blockchain implica la possibilità che il malware venga iniettato e ospitato permanentemente, senza alcuna possibilità di rimuovere questi dati. Questo può influire sulla sicurezza informatica e favorire la condivisione di immagini di abusi sessuali su minori, in quanto la blockchain potrebbe diventare un rifugio sicuro per contenere queste informazioni.
Ciò potrebbe anche portare, in futuro, a diversi scenari criminali come l’utilizzo di malware modulari, un cambiamento nella distribuzione degli attacchi zero-day e la creazione di mercati illegali che operano in chiave privata consentendo l’accesso a questi dati.