Ecco un esempio concreto di sperimentazione per la realizzazione di una smart city secondo Xerox.

Mytraffic: coronavirus e business districts italiani

[section_title title=Smart City: come costruire la città intelligente del futuro – Parte 1]

Immaginate di percorrere la strada all’interno di una macchina che si guida da sola ed è in grado di rilevare i cambiamenti dei flussi di traffico così da ricercare il percorso ottimale e poi regolare la direzione e la velocità di conseguenza. Immaginate un mondo in cui queste auto intelligenti facciano parte di una rete di trasporto integrata di città collegate, in cui i dati vengono condivisi in tempo reale tra i veicoli e le infrastrutture.

Un array di sensori alloggiati all’interno dei segnali stradali, dei semafori e delle strade segnalerebbero tutte le informazioni rilevanti per i nostri spostamenti, come per esempio un incidente stradale, la presenza di strade ghiacciate od anche solo quella di un pedone sul nostro percorso. Non vi sarebbe bisogno di sollevare più neanche un dito, poiché macchina e strada sarebbero un tutt’uno comunicante ed avrebbero già di loro il quadro completo della situazione.

Potrebbe sembrare fantascienza, ma questa è la città del futuro che immaginiamo in Xerox: un ecosistema di trasporti intelligenti in cui tutte le parti mobili lavorano insieme per consentire la riduzione degli ingorghi e rendere più efficiente la mobilità urbana. Le auto intelligenti e le infrastrutture tecnologiche, peraltro, già esistono, ma come si progetta un ecosistema di trasporti interconnessi che funzioni su ampia scala? Ho recentemente scoperto che i nostri colleghi americani stanno partecipando ad un esperimento di città simulata.

Lezioni concrete da una città simulata

Grazie a un’innovativa partnership tra enti pubblici e privati, l’Università del Michigan ha creato una città simulata di quasi 130.000m2, che ci porta un passo più vicini al rivoluzionare le modalità di trasporto, o la “mobilità”, così come oggi la conosciamo. Il Mobility Transformation Center (MTC), progettato per simulare situazioni di traffico e condizioni stradali in cui convivono veicoli automatizzati ed autonomi, è la più grande struttura di sperimentazione nel suo genere. Gestito in collaborazione tra il Dipartimento dei Trasporti statunitense, e 13 aziende, tra cui GM, Ford e Xerox – azienda leader nell’aiutare i governi di tutto il mondo a risolvere i problemi relativi al mondo dei trasporti – l’MTC ricrea le esperienze di guida di tutti i giorni, inclusi i comportamenti imprevedibili degli automobilisti e dei pedoni, i blocchi stradali, i passaggi a livello ferroviari o l’esistenza di infrastrutture obsolete. Una volta completato, 30.000 vetture verranno impiegate all’interno dell’area di sperimentazione e in tutta la zona sudest del Michigan.

Leggevo che, in questo l’impianto, che comprenderà diverse situazioni (una strada a quattro corsie, la ricostruzione di un centro cittadino, percorsi tortuosi, incroci, etc.), saranno testate sia le comunicazioni da veicolo a veicolo (V2V) che quelle da veicolo a infrastruttura (V2I).

Queste tecnologie consentono alle autovetture di comunicare tra di loro, così come con le infrastrutture intelligenti per la gestione ed ottimizzazione del traffico, contribuendo a creare città più efficienti, dove il flusso degli spostamenti è costantemente monitorato ed ottimizzato. Gli esperti del centro hanno inoltre realizzato una modalità di guida più sicura riuscendo a rilevare, prevedere ed evitare potenziali incidenti prima ancora che essi si verificassero.

Caratteristiche essenziali in una Smart City

Naturalmente, per far sì che le automobili a guida automatica diventino veramente una realtà quotidiana, le infrastrutture compatibili ed interconnesse devono dapprima divenire parte integrante di una smart city. Ecco perché sono necessari rilevanti contributi da parte delle autorità regolatrici dei trasporti, siano esse statali o locali, così come da parte delle aziende più innovative, come Xerox, che, da oltre 40 anni, collabora con aziende del settore del trasporto in più di 35 paesi migliorando ovunque come persone e prodotti si spostano.

Al MTC, i ricercatori saranno in grado di analizzare come progettare strade e incroci “intelligenti” che comunichino con le auto automatizzate, con i pedoni, con i ciclisti e con il trasporto pubblico. Le stazioni di ricarica delle auto elettriche verranno integrate alle strade in via sperimentale per determinare se un migliore e più diffuso accesso ad esse possa portare a una maggiore adozione di veicoli a basso impatto ambientale.

E facile capire che l’intero progetto mira a modificare le modalità di spostamento delle persone e delle merci. L’impianto è stato progettato per permetterci di mettere in esercizio le tecnologie esistenti, per presentare le innovazioni e testare tutti gli aspetti delle nuove scoperte relative ai veicoli automatizzati e/o autonomi. Si tratta di una vera e propria città intelligente, simulata a grandezza reale.

Per continuare a leggere consultare la pagina successiva