Prima ricognizione del Garante dopo le anomalie rilevate lo scorso anno: i principali Ixp stanno innalzando il livello di protezione delle reti

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I maggiori Internet eXchange Point italiani (Ixp) hanno innalzato il livello di protezione delle reti di comunicazione adottando le misure richieste dal Garante privacy. E’ quanto emerge dalla ricognizione dell’Autorità al termine della prima fase del percorso intrapreso dai gestori dei principali snodi Internet nazionali per la messa in sicurezza delle reti e l’avvio del costante processo di aggiornamento dei sistemi all’evoluzione tecnologica.

Una buona notizia, dopo che lo scorso anno, alcune ispezioni agli Ixp a Roma, Milano e Torino avevano messo in luce rilevanti criticità.

Per avere un’idea della portata del problema, basti pensare che in questi centri si interconnettono  le infrastrutture di rete dei maggiori operatori tlc nazionali e internazionali, degli Internet Service Provider, nonché di importanti fornitori di servizi online  come Google e Facebook. Le sedi degli Ixp, tra l’ altro, ospitano apparati che gestiscono le reti di comunicazione tra quasi tutte le pubbliche amministrazioni italiane e degli enti di ricerca.

Accogliendo l’appello del Garante, gli Internet eXchange Point hanno introdotto sistemi di tracciamento delle attività svolte dai tecnici sugli apparati, in modo da rilevare eventuali anomalie, come la possibile deviazione o duplicazione del traffico Internet, oppure il collegamento di altri apparati elettronici alla rete interna. Sono inoltre state eliminate le credenziali tecniche “condivise”, così da poter identificare le attività svolte dal singolo operatore o amministratore di sistema e sono stati adottati meccanismi di alert per prevenire o scoprire eventuali attività ostili.

Migliorata, inoltre, la sicurezza fisica dei locali, essendo stato rafforzato il controllo degli accessi e la sorveglianza dei locali tecnici, con particolare attenzione anche alle infrastrutture e ai data center immediatamente accessibili dall’esterno. Per quanto riguarda questo ultimo aspetto, l’Autorità ha raccomandato agli Ixp che hanno parte dei loro apparati dislocati in data center esterni, di operare controlli attivi e regolari sulle strutture che li ospitano

Il Garante, consapevole del fatto che la sicurezza delle comunicazioni elettroniche coinvolge le competenze anche di altri soggetti istituzionali, aveva inviato, nei mesi scorsi, il rapporto ispettivo al Presidente del Consiglio affinché fosse valutato dagli organismi preposti alla sicurezza cibernetica del Paese. Alla segnalazione del Garante ha fatto seguito un’attività del Nucleo per la sicurezza cibernetica della Presidenza del Consiglio dei ministri, nell’ambito della quale sono state individuate linee di azione per la sicurezza delle reti.