Grazie ad una particolare tecnica è possibile sfogliare e leggere questi preziosi manoscritti

Dopo la digitalizzazione di un’intera biblioteca milanese dedicata al design ora è il turno dei papiri di Ercolano ad essere “trasformati” in formato elettronico. I preziosi manoscritti, sopravvissuti alla storica eruzione del 79 D.C., sono ora “immortali”. Questo grazie ad una tecnica a raggi X a contrasto di fase che garantisce la possibilità di poter srotolare e leggere virtualmente i papiri.

Papiri Ercolano

La tecnica, realizzata presso l’Esrf (European Synchrotron Radiation Facility) di Grenoble e coordinata dall’ Imm (Istituto per la Microelettronica e Microsistemi) e dal Cnr di Napoli in collaborazione con ricercatori francesi e tedeschi, permette di distinguere tra materiali che hanno limitato contrasto tra loro, come i papiri carbonizzati e l’inchiostro nero. Questo perché i reperti di Ercolano, parzialmente carbonizzati erano impossibili da aprire “manualmente” senza comprometterne la struttura. Solo la tecnica a contrasto di fase ha permesso di risolvere al meglio la situazione: i tradizionali raggi X erano del tutto inefficienti.

Papiri Ercolano

Attualmente soltanto due papiri sono stati digitalizzati. La tecnica verrà affinata per poi procedere alla digitalizzazione di altri dei 450 documenti scoperti nell’unica biblioteca classica sopravvissuta sino ad oggi .