Attualmente il 30% delle operazioni di compravendita avviene su dispositivi mobili. Questa percentuale crescerà fortemente nei prossimi anni. Più smartphone che tablet per concludere le transazioni

Il giro d’affari generato da mobile è molto più sviluppato di quanto si possa pensare, rappresentando ormai più del 30% delle transazioni online a livello globale. A rivelarlo è Criteo che ha osservato come in Italia il 23% delle transazioni nel settore dei viaggi e il 24% nel mercato retail avvenga ormai via mobile.

Dal mobile derivano ormai acquisti veri e propri, non solo più ricerca di informazioni. – ha dichiarato Tobia Omero, Managing Director Europa del Sud di Criteo – Per questo esistono enormi opportunità per gli eMerchant di aumentare sensibilmente le vendite tramite questi device, in particolare nei settori del retail e del turismo. Il mobile commerce, infatti, raggiungerà rapidamente il 50% delle transazioni globali, trascinato dalla crescita vertiginosa dell’utilizzo dei dispositivi in mobilità e da una migliore ottimizzazione dei siti mobile, volta alla conversione”.

Quali sono i dispositivi mobili preferiti?

Gli smartphone attualmente generano globalmente più transazioni dei tablet. In mobilità il 53% delle transazioni nel settore retail e il 66% delle transazioni nel  travel  avviene tramite smartphone. In Italia, il 52% delle transazioni nel settore retail avviene tramite smartphone (vs 48% da tablet) e la percentuale sale a quota 58% quando si tratta di viaggi (vs 42% da tablet).

Android o iOS?

A livello globale un terzo delle transazioni da smartphone avviene su dispositivi Android. Il tasso di transazioni via smartphone di Android è più alto di quello iPhone in molti Paesi, tra cui Germania, Italia, Spagna, Brasile e Sud Corea. In Italia in particolare, i dispositivi Android generano il 56% delle transazioni da smartphone nel settore retail e il 55% nel settore dei viaggi.

Quindi?

Se siete un operatore nell’eCommerce e non vi siete ancora concentrati su come permettere di realizzare acquisti in mobilità ai vostri consumatori, tra un paio di anni sarete probabilmente fuori dal mercato” ha concluso Omero.