L’azienda è attiva nella diffusione della cultura digitale, sempre più necessaria per colmare il divario che caratterizza il nostro Paese

Pandemia e priorità globali: ridurre il digital divide

Non c’è settore che non debba essere rinnovato dalla digitalizzazione, per ridurre il più possibile il digital divide: un tema sempre attuale nel nostro Paese. Non è solo il nostro pensiero ma anche quello di Alessandro Cozzi, Country Director Enterprise Business Group di Huawei Italia. L’incremento della connettività e un uso più efficiente delle risorse esistenti, infatti, sono due processi complementari e indispensabili per lo sviluppo delle imprese.

Le reti LTE e LTE Advanced, spiega Cozzi, possono permettere di abilitare nuovi servizi nel campo dell’assistenza sanitaria, dei trasporti; possono velocizzare lo sviluppo delle smart cities, assicurando comunicazioni stabili anche in casi di emergenza. Huawei ha fornito alcuni esempi in proposito, come le soluzioni wi-fi outdoor ad alta densità realizzate in Val d’Aosta e la rete di RIMIC, che copre l’intero territorio campano toccando Università ed enti pubblici, facendo convergere su un’unica rete 4 capoluoghi di provincia su 5.

Emerge dunque l’impegno dell’azienda nell’abilitazione di progetti per contribuire alla digitalizzazione del territorio, che si avvale di una rete di partner per concludere la propria offerta. “Sono i nostri reseller che portano in ambito locale il contributo d’innovazione che creiamo” ha infatti confermato Cozzi.

Tra le iniziative per lo sviluppo della cultura digitale cui Huawei aderisce, a dieci anni dal suo ingresso in Italia, si segnala e-Skills for Jobs, promossa dalla Commissione Europea.