Verranno studiati i dati del più grande radiotelescopio mai concepito, per studiare l’evoluzione dell’Universo, la gravità e la materia oscura.

Nell’ambito del ciclo di eventi “INAF Industry Day”, si è tenuta oggi a Roma, presso Villa Mellini, sede centrale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, una riunione quadro con Assinform, l’associazione di categoria di Confindustria delle imprese che operano nel settore dell’Information Technology. Presenti il presidente dell’associazione, Dr. Agostino Santoni, il presidente dell’INAF, Prof. Giovanni Fabrizio Bignami e diversi rappresentanti delle parti.

Durante la riunione sono state presentate le strategie INAF tese al rafforzamento delle relazioni istituzionali con particolare riferimento alla massimizzazione dell’impatto dei Big Data nello sviluppo delle grandi infrastrutture osservative globali per la ricerca astrofisica, tra cui il futuro Square Kilometre Array. L’ambizioso progetto internazionale, a cui partecipa anche l’Italia e l’INAF, una volta completato, comprenderà migliaia di grandi antenne e milioni di ricevitori radio, distribuiti tra le regioni desertiche dell’Africa e dell’Australia, per simulare una superficie ricevente di un chilometro quadrato, che ne farà il più potente radiotelescopio mai concepito e uno straordinario  strumento per studiare l’evoluzione dell’Universo, la gravità e la materia oscura.

«Oggi è una giornata di straordinaria importanza» commenta il Dr. Agostino Santoni all’apertura dei lavori. «Il progetto SKA di cui discutiamo, è un esempio di come grazie alle nuove tecnologie il nostro Paese si proietta verso il futuro. Come ASSINFORM siamo a supporto, insieme a tutte le imprese dell’Information Technology, nella valorizzazione di questa importante iniziativa, dove l’enorme quantità di dati che verranno raccolti possono essere considerati il nuovo ‘petrolio’ da coltivare».

Da parte sua il Dr. Biagio De Marchis, responsabile dell’Area in Assinform sottolinea le opportunità che le frontiere tecnologiche dei Big Data e degli Analytics offrono al mondo produttivo. Il progetto SKA potrà costituire un importante banco di prova e di sviluppo per l’Information Technology a livello mondiale e l’Italia potrà giocare un ruolo importante tra i Paesi partecipanti. Fra i principali obiettivi dell’incontro, l’avvio di una collaborazione sistematica per lo sviluppo delle tecnologie Big Data anche nell’ambito di progetti comuni.

«Con SKA andremo a raccogliere una messe sterminata di informazioni, che avranno bisogno di sistemi di raccolta, elaborazione e archiviazione senza precedenti» sottolinea il Dr. Corrado Perna, responsabile delle relazioni industriali, innovazione e trasferimento tecnologico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. «Come ha sottolineato il Dr. Santoni, sarà questo il ‘petrolio’ del futuro. E noi, quindi, potremo essere il ‘giacimento’ che consentirà di sviluppare le ‘tecnologie estrattive’, obiettivo che potremo raggiungere grazie alla collaborazione con le aziende italiane  del settore IT».