Questo tipo di attacchi colpisce un’azienda su quattro negli Stati Uniti, una su tre in Europa e addirittura la metà di quelle Russe. Ma non è ancora percepito come una grave minaccia

Una ricerca condotta da B2B International e Kaspersky rivela che il 38% delle aziende che forniscono servizi online, come shopping o streaming di contenuti, ha subito attacchi DDoS nell’ultimo anno. Tali minacce non sono fenomeni isolati, anzi: per questo sapersi difendere è necessario sapersi difendere per non intaccare la continuità del proprio business.

I Distributed Denial of Service sono attacchi relativamente economici da effettuare: si tratta di intasare l’accesso alle risorse dell’azienda inondandola di richieste fasulle. È anche facile trovare chi sia disposto a farlo su richiesta. Tra le vittime più colpite ci sono le aziende IT, che rappresentano il 49% del campione intervistato. Seguono le società di e-commerce e le aziende di telecomunicazioni (44%) e le società finanziare (39%).

Le conseguenze di un attacco DDoS sono differenti per tipo e durata, oltre che a seconda del tipo di azienda colpita. In un terzo dei casi, le risorse dei siti di media online sono completamente inaccessibili, mentre un altro terzo degli interrogati ha rilevato problemi nelle transazioni. Il numero delle aziende colpite, poi, varia secondo la regione di appartenenza: nel Nord America, zona tra le meno colpite, circa un quarto delle aziende intervistate ne è stata vittima. La percentuale sale al 32% se ci spostiamo in Europa e a metà delle aziende in Russia.

Anche se un’azienda su tre ha subito attacchi DDoS, solo il 6% considera questa minaccia esterna tra le più pericolose da affrontare” ha dichiarato Eugene Vigovsky, a capo della divisione DDoS di Kaspersky. Motivo per il quale è necessaria una cultura della prevenzione, prima che di software e competenze specifiche.