Wind e Ericsson hanno ricevuto il via libera del Garante per geolocalizzare i propri dipendenti. Fissati però alcuni paletti da rispettare: l’app non può essere utilizzata per scopi disciplinari

Il “controllo” dei dipendenti avviene attraverso app. Da oggi è infatti possibile verificare la posizione del proprio lavoratore nel rispetto della privacy. Questo a seguito del benestare concesso dal Garante a Ericsson e Wind, due società apripista in questo “settore”.

L’autorità ha però fissato alcuni paletti che le due imprese devono impegnarsi a rispettare. Innanzitutto il dipendente deve essere messo a conoscenza della novità, l’app non può quindi essere utilizzata senza che il lavoratore lo sappia. Inoltre al termine dell’orario lavorativo e nella pausa pranzo il dipendente può disattivare l’applicazione, app che non deve in ogni caso consentire l’accesso ai dati personali dell’utente: sms, posta elettronica e traffico telefonico restano quindi inaccessibili. È inoltre negata la possibilità di storicizzare la geolocalizzazione.

In questo modo Wind ed Ericsson potranno ottimizzare la gestione e il coordinamento degli interventi effettuati dai tecnici di campo, diventando così più efficienti verso le richieste dei clienti. Inoltre la nuova applicazione consentirebbe di inviare, in caso di necessità, soccorsi ai dipendenti in difficoltà.

Il Garante ci tiene inoltre a precisare che “le informazioni riferibili ai possessori dei dispositivi saranno utilizzate per finalità non riconducibili a quelle di controllo degli stessi, tanto che nessun utilizzo dei dati potrà avvenire per finalità diverse da quelle dichiarate, come ad esempio per scopi disciplinari”.

Una “sentenza” questa che farà sicuramente discutere, con i sindacati pronti a dare battaglia.