Le minacce informatiche sono ritenute gonfiate dalle aziende che si occupano di Internet Security

Cyberattacchi: i sei punti di accesso alla rete più fantasiosi

Il 13% degli utenti Internet non crede ai cyber attacchi, anzi ritiene che la minaccia venga appositamente amplificata dalle aziende che si occupano di Internet Security. Indipendentemente dalla veridità o meno del loro pensiero questi individui continuano a navigare privi di qualunque tipo di protezione, restando così vulnerabili agli attacchi indipendentemente dallo loro presunta o reale efficacia. Ma anche coloro che ammettono la veridicità delle cyber minacce non sempre sono consapevoli di avere bisogno di protezione per contrastare questi attacchi: solo il 22% degli intervistati crede di poter essere bersaglio di cyber criminali. Quello che accade in realtà è che il dispositivo di qualsiasi utente può risultare di interesse per i criminali informatici. Infatti, anche se l’utente non utilizza il dispositivo per archiviare dati sensibili o effettuare transazioni finanziarie online, i cyber criminali possono comunque utilizzare computer, smartphone o tablet, come bot per l’invio di spam, per condurre attacchi DDoS o ancora per inviare link di phishing via mail o instant messaging.

Inoltre, circa un terzo degli utenti (32%) non teme che i propri account online possano essere compromessi o è addirittura inconsapevole dei rischi. Questo accade non solo per i profili privati sui social network ma anche per i conti bancari online personali. Sono molte le persone che ritengono estremamente improbabile l’eventualità che le perdite finanziarie possano arrivare da attacchi informatici: il 42% degli intervistati è ignaro, o addirittura per niente preoccupato, del fatto che questo possa accadere realmente e non si rende conto che la perdita di denaro non dipende esclusivamente dai furti effettuati direttamente dal loro conto bancario. Infezioni da malware possono essere causa di spese impreviste compresi i costi associati a servizi forniti da un professionista IT per reinstallare il software o risolvere il temporaneo inutilizzo del dispositivo. Complessivamente, il 21% degli intervistati che ha rilevato un malware sui propri dispositivi ha subito perdite di denaro e spese impreviste come risultato di questo evento.

Inoltre, secondo i dati raccolti dalla ricerca condotta da Kaspersky, il 20% degli intervistati non è a conoscenza del fatto che l’utilizzo di reti wi-fi pubbliche rappresenti un rischio e che i cyber criminali siano in grado di intercettare i dati inviati attraverso questi network. Una percentuale leggermente maggiore, vale a dire il 27% è a conoscenza di queste minacce ma non ritiene di doversene preoccupare. Allo stesso tempo, il 55% degli intervistati usa reti pubbliche, il 12% inserisce le proprie credenziali su siti web e il 6% effettua pagamenti online utilizzando connessioni wi-fi pubbliche.

Coloro che si credono al sicuro dagli attacchi informatici sostenendo che i criminali non possano avere alcun interesse nei loro confronti non capisce la natura delle minacce online. Gli hacker non si focalizzano su target specifici ma cercano di fare più vittime possibile ed è questo il motivo per cui è molto rischioso collegarsi ad Internet senza alcuna soluzione di sicurezza” afferma Morten Lehn, Managing Director Kaspersky Lab Italia.