L’evoluzione porta con se una serie di cambi e problemi. Nell’epoca attuale, l’era delle nuove tecnologie e della scienza applicata ai consumi, sempre più giovani sono dipendenti da Internet

Da una ricerca effettuata su un campione di 1300 ragazzi , Digital Clarity ha potuto trarre dei dati sorprendenti: il 16% dei giovani con un’età compresa fra i 18 e i 25 anni soffrono della cosiddetta Dipendenza da Internet, e la maggior parte di queste persone trascorre un minimo di 15 ore al giorno attaccata allo schermo di un pc.

Gli esperti, dopo un’accurata ricerca effettuata sul disturbo, hanno stilato una lista di sintomi indicati in cinque elementi principali, grazie a cui è possibile verificare tale infermità tecnologica:

– Quantità eccessiva di ore passate online
– Rabbia o irritazione quando l’esperienza online viene interrotta
– Senso di colpevolezza per non saper fare altro
– Isolamento sociale anche all’interno della famiglia
– Stato di euforia e appagamento allo stare connesso

Un’altra corrente di pensiero determina questa dipendenza come frutto di altre patologie mentali, o come prolungamento di un problema di natura psicologico che viene mascherato dall’individuo e incanalato nell’utilizzo eccessivo di internet.

 

La colpa è anche dei Google Glass?
Vale la pena raccontare l’accaduto di una donna con una dichiarata dipendenza da Internet.

Parenti ed amici furono messi in allarme dall’uso eccessivo che questa persona faceva dei suoi Google Glass, infatti la donna li indossava per almeno 18 ore al giorno. Il suo carattere divenne progressivamente irritabile, inoltre sviluppò un pericoloso tic al braccio destro, muovendolo spesso in direzione della testa, all’altezza degli occhiali.

Dopo 35 giorni di trattamento medico, la donna dimostrò d’aver recuperato il controllo della sua personalità e anche il tic poco a poco migliorò.

 

Questo è il chiaro esempio di un tipo di dipendenza che non è la conseguenza di una “cattiva tecnologia”, bensì piuttosto di abitudini sbagliate. L’utilizzo eccessivo e l’esagerazione in qualsiasi ambito sono nocivi, il consiglio è dunque adoperare la tecnologia nella giusta misura e non trasformarla in una ragione di vita.