Il 70% dei lavoratori che utilizza i propri smartphone per lavorare ammette di averli persi almeno una volta. A rischio le informazioni sensibili delle aziende

Se da una parte i dipendenti più giovani sono coloro che più facilmente trovano il modo di accedere a dati ed applicazioni aziendali tramite i loro device mobili (con o senza il consenso dei datori di lavoro), con conseguenti vantaggi per l’impresa in termini di flessibilità, dall’altra sono la categoria che perde più facilmente i loro device, o peggio ne subisce il furto. Questo significa informazioni aziendali potenzialmente a rischio e conseguenti ripercussioni sulle organizzazioni che devono trovare il modo di gestire una sicurezza che è sempre più a 360 gradi. A lanciare il monito è una recente ricerca condotta da Oracle che ha evidenziato come il 71% dei lavoratori fra i 16 ed i 24 anni utilizzi applicazioni di lavoro sui propri device mobile personali. Il 73% ammette di aver perso almeno un device, ed il 52% ne ha subito il furto almeno una volta. Meno esposti i colleghi più anziani: nella fascia di età fra i 45 ed i 54 anni, invece, solo il 20% è stato derubato del proprio device, ed il 36% lo ha perso.

Oggi i lavoratori di ogni età non si staccano mai dai loro smartphone, li portano con sé ovunque. – ha dichiarato Suhas Uliyar, VP Mobile Strategy, Product Management di Oracle – Non c’è da meravigliarsi che se ne perdano o ne vengano rubati tanti, soprattutto ora che l’abitudine di lavorare in mobilità si sta diffondendo. Possiamo farci una risata pensando ai modi assurdi in cui si può perdere il proprio smartphone, ma la ricerca evidenzia un vero rischio per le aziende che intendono affrontare in modo serio la protezione dei loro dati. Per una persona qualunque, perdere uno smartphone significa perdere qualche centinaio di euro e perdere contenuti amati quali foto, musica etc. Per un’azienda il guaio è molto più grande: potenzialmente, può aprire una pericolosa breccia nella sua strategia di gestione delle informazioni aziendali”.

Come evitare danni? 

Per affrontare il problema, la soluzione non è limitare la possibilità di lavorare in mobilità, con l’effetto di ridurre la produttività; si deve adottare una piattaforma di sicurezza robusta. Le imprese devono avere un approccio all’IT e alla gestione delle applicazioni mobile che consenta loro di sapere, in modo sicuro, a quali dati possono accedere i dipendenti con i loro device mobili. Con la containerizzazione, e con l’implementazione di funzioni di Mobile Application Management (MAM) evolute, le aziende possono offrire questa opportunità ai dipendenti e garantire la protezione dei dati aziendali, senza preoccuparsi per gli smartphone chef anno una brutta fine.