Il comune del bolognese si riprende dal sisma del 2012 implementando un progetto altamente innovativo unico in Italia. Al fianco di Allied Telesis ha realizzato la prima rete BUL realizzando l’ultimo miglio in fibra ottica fino all’utente per superare il Digital Divide

Non sempre da una disgrazia nasce una catastrofe. C’è anche chi, con forza di volontà e spirito d’iniziativa, riesce a rimboccarsi le maniche non solo per tornare al precedente status quo, ma addirittura per sfruttare il momento di crisi e trasformarlo in uno stimolo per il miglioramento. E’ proprio questo che ha fatto il comune di Pieve di Cento, in provincia di Bologna, una cittadina di 7.000 abitanti e 16Kmq che è stata colpita duramente dal sisma di maggio 2012, ma che ha deciso di non arrendersi. L’amministrazione, infatti, si è mossa fin da subito per avviare i lavori di ricostruzione, favorendo  nel contempo interventi di miglioramento tecnologico ed energetico, con l’obiettivo di diventare una moderna smart city. Un occhio di riguardo è stato riservato all’innovazione tecnologica per il superamento del Digital Divide,  da cui l’idea di un progetto che sfruttando la collaborazione tra Istituzioni e piccoli imprenditori locali, ha portato alla realizzazione della prima rete BUL – Banda Ultra Larga realizzando l’ultimo miglio in fibra ottica fino all’utente (FTTH).

FTTH è l’unica tecnologia che permette di arrivare con connessione diretta fino in casa dell’utente con collegamenti fino a 1Gb di velocità. Per la realizzazione del progetto il Comune di Pieve di Cento, dopo un’attenta analisi, ha scelto di affidarsi ad Allied Telesis, azienda specializzata proprio nell’infrastruttura di rete. In base ai requisiti progettuali, l’infrastruttura della nuova rete FTTH  si basa sull’utilizzo di apparati specializzati per questo tipo di applicazioni dedicate agli NSP, quindi IP-DSLAM e CPE.

La soluzione implementata nel Comune di Pieve di Cento si basa sui DSLAM-IP a chassis delle famiglia diMAP e sulle CPE della famiglia iMG1400; il software dei gateway iMG1400 è stato in parte sviluppato nei laboratori R&D di Allied Telesis di Milano.
Questo progetto prevede per i POP gli IP-DSALM modello iMAP9100 e per le connessioni utente “domestico” o “business” i CPE Allied Telesis della famiglia iMG1400W, apparati Layer3 dotati di caratteristiche molto raffinate per la gestione del traffico Triple Play e per la proliferazione puntuale dei servizi per gli utenti. L’interfaccia in Fibra Ottica della CPE è specifica per connessione su singola fibra (bidirezionale) e per distanze fino a 20Km; può funzionare sia a 100Mbps che a 1Gbps in modo da non dover intervenire lato utente in caso fosse necessario aumentare la banda disponibile per il cliente.  Tutti gli apparati utilizzati nei POP possono attivare il protocollo EPSR per governare la resilienza delle connessioni di dorsale ad anello con tempi di ripristino in caso di fault inferiore a 50ms.

Tutta l’infrastruttura installata attualmente presso il Comune di Pieve di Cento è in grado di supportare, fin da subito, collegamenti in BUL – Banda Ultra-Larga, da 30Mb; 50 Mb e 100Mb a breve e in futuro fino a 1Gb senza la necessità di sostituire la CPE presso l’utente.

Tra i fattori che hanno portato il comune di Pieve di Cento a scegliere Allied Telesis troviamo il rapporto qualità/presso e l’affidabilità degli apparati; le performance assicurate da apparati con capacità di trasportare servizi quali Internet, VoIP, Video e altri, con throughput garantito e controllato in qualsiasi condizione di utilizzo; la consulenza fornita in fase di progettazione e l’affiancamento in fase di deployment e di startup. Non sono da sottovalutare neanche il ruolo giocato dall’assistenza post vendita e la capacità di garantire le evoluzioni future dei sistemi installati dal cliente grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo.