Alcuni lo fanno per soldi, altri per screditare l’avversario oppure per far parlare di sè. Attenzione a non cascarci!

Uno dei grandi vantaggi di internet è la possibilità di accedere ad un numero illimitato di informazioni in tempo reale, cosa praticamente impossibile coi mezzi tradizionali.

Questo grazie alla grande diffusione dei social network che permettono la condivisione delle informazioni.

Ma come riconoscere una notizia falsa o altrimenti chiamata bufala?

Attendibilità della fonte

Senza avere competenze da programmatori oggi giorno si può mettere in piedi un blog o un sito internet, e quindi chiunque può scrivere qualcosa e farlo conoscere al mondo.

Ma il fatto che ci sia scritto qualcosa su un sito internet non vuol dire che questa notizia sia sempre veritiera.

Prima di condividere una notizia verifichiamo l’attendibilità della fonte.

In generale teniamo le distanze da notizie la cui fonte è un sito web anonimo.

Inoltre il fatto che una notizia sia già stata condivisa da un nostro amico non vuol necessariamente dire che sia vera. Verifichiamo il sito di provenienza. Cerchiamo di capire chi sono coloro che scrivono la notizia dal loro sito internet.

Domandiamoci: sono persone affidabili? Hanno già scritto altri articoli sull’argomento?  Sono competenti o scrivono tanto per mettere qualcosa in rete?

Tutti interrogativi che dobbiamo porci.

Stile dell’articolo

  • Contenuti: se il contenuto della notizia ci sembra troppo improbabile oppure se ci sembra molto grave per essere effettivamente vero indaghiamo. Proviamo a cercare in rete se ci sono altre fonti autorevoli che riportano la notizia, solo in questo caso potremmo ritenerla vera.
  • Stile di scrittura: se una notizia è falsa, rispetto ad una veritiera, ha maggiore necessità di farsi notare e quindi quale modo migliore che usare termini enfatizzanti per attirare l’attenzione e suscitare clamore fra i lettori. Ma non solo, questi termini vengono scritti con colori differenti o in grassetto proprio per attirare la nostra attenzione.
  • Terminologia tecnica: quando nell’articolo vengono riportati molti termini tecnici su un argomento di cui non siamo a conoscenza documentiamoci cercando di comprendere a fondo l’argomento.

Il perché delle “bufale”?

  • Far parlare di sé: molte persone, e fra queste ce ne sono anche di famose, pur che si parli di sé dicono di tutto confidando nell’impulsività dei lettori che immediatamente condivideranno la notizia. Non ha importanza quello che si dice, basta che si parli di sé nel bene o nel male.
  • Ritorno economico: molti siti hanno come fonte di guadagno i banner pubblicitari e quindi hanno bisogno di visitatori, di gente che visiti il loro sito e magari faccia un click su un banner pubblicitario. E quale modo migliore per farsi conoscere che puntare sulla condivisione delle notizie sui social network
  • Screditare l’avversario: molte persone per mettere ko l’avversario diffondono notizie false screditandolo. Poi a distanza salta fuori la smentita, ma ormai la frittata è fatta e lo sappiamo suscita più clamore una notizia che scredita rispetto ad una smentita.

Per finire

Per concludere non mi resta che augurarvi buone condivisioni, e soprattutto riflettiamo prima di condividere, sappiate che condividendo notizie false si fa solo il gioco di chi ha messo in circolazione la bufala.

Alessio Arrigoni