Nel nostro Paese esistono comunque alcuni settori in crescita, ambiti su cui si deve investire per rendere finalmente positivo il tasso del mercato ICT

La situazione economica del vecchio continente, che negli ultimi anni è stata pesantemente colpita dalla crisi economica, sembrerebbe lentamente in miglioramento: è cresciuta infatti la fiducia dei consumatori e delle imprese. Positivi anche i primi risultati riscontrati in diversi settori (ad eccezione del mercato delle costruzioni) che lasciano quindi ben sperare per l’aumento della spesa e degli investimenti con una particolare rilevanza per il mercato delle tecnologie digitali.

Nonostante ciò, la situazione si è fatta molto delicata negli ultimi giorni: recenti annunci del calo della produzione industriale in alcune delle principali economie europee (Germania e Italia), i malumori di diversi membri dell’Unione, l’inasprimento di alcuni conflitti internazionali (Ucraina, Medio Oriente, USA- Russia, le questioni della privacy e della sicurezza dei dati) potrebbero infatti indebolire e mettere in discussione il ruolo dell’Europa e dei suoi mercati nello scenario internazionale.

A livello italiano inoltre, non mancano le contraddizioni: benché ci sia stato un lieve miglioramento in termini di occupazione, a registrare ancora una volta un trend in flessione è la produzione industriale, così come continuano ad essere evidenti i ritardi nella ripresa della spesa e dei consumi finali, anche in ambito tecnologico e digitale. I segnali di miglioramento nel clima di fiducia dei cittadini potrebbero in ogni caso essere segnale di una possibile riduzione della distanza dall’inizio della ripresa dei consumi. Fortunatamente però, sono state intraprese diverse iniziative in ambito digitale, che potrebbero sostenere e migliorare la diffusione e l’adozione delle nuove tecnologie in Italia: tra queste, benché incompleta da un punto di vista sanzionatorio, è l’obbligo di adozione del POS da parte dei professionisti per ricevere pagamenti con bancomat.

Ed è in questo contesto di incertezza che L’ICT non decolla, ma per fortuna vede ridotto il proprio trend negativo che ha caratterizzato gli ultimi anni: durante i primi mesi del 2014, il digital market italiano è stato stimato per l’anno in corso pari a 79,2 miliardi di euro, in riduzione dello -0,4% rispetto all’anno precedente.

Questi risultati sono stati confermati anche da una recente analisi condotta da The Innovation Group che ha infatti evidenziato una flessione del mercato tradizionale dell’IT nel nostro Paese. “In Italia siamo in una fase di stallo con alcune realtà specifiche e isolate in crescita, ma per lo più a tassi ridotti rispetto a quanto avviene a livello internazionale”.

Segnali positivi giungono dal livello di spesa delle imprese per soluzioni di Document Management che sembrano non risentire particolarmente della crisi: le aziende continuano ad investire in questo ambito poiché tali soluzioni permettono di ottimizzare le risorse e ridurre nel breve tempo i costi aziendali. Inoltre, così come a livello internazionale, anche in Italia si stanno registrando trend in lieve crescita nei mercati delle soluzioni ERP e CRM: si prevedono infatti per l’anno in corso trend positivi sia nella loro componente tradizionale, con la diffusione ad esempio di moduli finanziari evoluti, sia in un’ottica di diffusione di soluzioni Cloud, open- source ed integrate con i social.

Ed è proprio il mercato del Cloud Computing a risultare una delle componenti che meglio faranno durante l’anno in corso: si stima infatti un incremento atteso per il 2014 del 24,8% per la componente Public e del 23,9% nella componente di Virtual Private Cloud. In particolare, risulta in crescita la scelta da parte delle aziende di soluzioni CRM in modalità SaaS.

Da rilevare sono inoltre una serie di iniziative da parte delle grandi aziende fornitrici per stimolare la domanda e la spesa delle imprese nei prossimi mesi: un esempio è quello di Microsoft Italia, che, anche in concomitanza del cessato supporto a Windows XP e del bisogno delle imprese di aggiornare Office 2003 e Windows Server 2012 R2, ha lanciato una campagna di finanziamenti agevolati e di promozioni, allo scopo di sormontare il problema dei budget ridotti delle aziende utenti, ed in particolare delle PMI.

In crescita risultano infine alcune realtà circoscritte, soprattutto in ambito industriale, che sempre più rientrano nel perimetro del mercato delle New Digital Technologies: si pensi ad esempio alla stampa digitale, o altri ambiti di adozione delle stampanti 3D. Allo stesso modo, benchè in termini assoluti queste soluzioni mantengano valori irrisori, crescono le iniziative in campo Internet of Things, soprattutto nel campo della moda e della tracciabilità degli oggetti (RFID): questi, di conseguenza, lasciano intendere un atteso aumento nel medio – lungo periodo degli investimenti nelle tecnologie a supporto.

È proprio su questi elementi che bisogna puntare se nel 2015 si vuole finalmente togliere il segno negativo davanti al valore della crescita del mercato ICT.