Il mercato del Cloud cresce del 31%. Le aziende italiane sembrano aver finalmente abbandonato gli iniziali timori e corrono verso l’innovazione. Passo importante per lo sviluppo del Paese.

cloud computing italia

Siamo saliti sul treno del cloud”. Ad affermarlo con soddisfazione è stato Umberto Bertelè, Presidente della School of Management del Politecnico di Milano in occasione della quarta edizione dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service. Le imprese italiane sembrano infatti aver superato i timori legati alla sicurezza della nuvola, paure che fino a poco tempo fa avevano seriamente frenato l’adozione di questa tecnologia.

Le aziende italiane hanno capito che il Cloud non rappresenta una moda di cui si continua soltanto a sentirne parlare, ma è molto di più – ha sottolineato Bertelè – Il Cloud è infatti un abilitatore per creare valore e può giocare un ruolo primario per risollevare le sorti del Paese e allinearlo agli altri Stati Europei”.

E i numero lo confermano: il mercato complessivo del Cloud nel nostro Paese nel 2014 è stimato attorno agli 1,18 miliardi di euro (+31%), di cui la componente enucleabile come nuovi servizi di Public Cloud è stimabile in 320 milioni di Euro, in crescita anno su anno del 40%. Ma la vera base dell’iceberg è la Cloud Enabling Infrastructure, ossia tutti quegli investimenti che le organizzazioni devono affrontare per poter abbracciare il modello Cloud. Valore: 860 milioni di Euro, con un tasso di crescita del 28%.

cloud tabella

Le imprese investono quindi, e lo fanno nel Cloud. Questo perché molti degli elementi che erano visti come un freno oggi rappresentano dei motori di spinta: infrastrutture latenti, vincoli e oneri normativi, perdita di controllo, scarsa personalizzazione, ampiezza funzionale, sicurezza e performance. In più la semplificazione della Direzione ICT e la possibilità di portare più velocemente innovazione nel business hanno velocizzato il processo di adozione del Cloud. Non a caso il 31% delle imprese che passa ad un modello di infrastruttura Cloud e ottiene dei miglioramenti, arricchisce la nuvola con nuove funzionalità e servizi. Nel 63% de casi si evidenzia uno scenario guidato dalla sostituzione tecnologica, mentre soltanto nel 6% dei casi si assiste a una limitazione del supporto ai processi.

Tra gli ambiti applicativi dove già oggi è stato abbracciato un modello Cloud vi sono: Social & Web Analytics (32%), Human Resources (26%), Posta elettronica & Office Automation (23%), Enterprise Social Collaboration / Intranet (15%), Document Management (13%), ma anche e-commerce (15%), Soluzioni verticali per il business (11%) e CRM & Sales (8%).

Ma ciò che sorprende maggiormente è la tipologia di aziende che hanno scelto di migrare a infrastrutture Cloud: il 93% sono grandi organizzazioni, mentre il restante 7% pmi. La percentuale di piccole e medie imprese “in cloud” (che costituiscono però la maggioranza del tessuto produttivo italiano) è ancora piuttosto bassa, ma in sensibile crescita rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. La spiegazione di questa disparità deriva essenzialmente dal diverso contesto in cui si trovano ad operare le imprese: le pmi sul territorio nazionale, mentre le grandi aziende su mercati internazionali in cui la flessibilità ed agilità sono ancor più fondamentali per poter competere e dove tutti i concorrenti operano già in Cloud.  E’ emerso infine che, indipendentemente dalla tipologia di organizzazione, in Italia il modello maggiormente adottato è lo IaaS (49%), seguito dal SaaS (43%) e PaaS (8%).

I dati forniti dalla School of Management del Politecnico rappresentano elementi incoraggianti per il nostro Paese e per il tessuto imprenditoriale nostrano, soprattutto se pensiamo che la precedente edizione dell’Osservatorio si era chiusa lasciando molta incertezza sul possibile futuro del Cloud e sulla conseguente voglia-possibilità di innovare in Italia.

Ottimismo” è stata infatti una delle parole che più hanno echeggiato tra le pareti del Politecnico di Milano: diversi responsabili di organizzazioni italiane e non intervenuti nel corso della manifestazione hanno confermato la visione positiva verso una maggior adozione del Cloud.

Ci siamo quindi. Per fortuna, il treno non è corso via.