La società consolida la propria leadership nel mercato Open Source Enterprise grazie a investimenti ed acquisizioni. In crescita del 17% il fatturato nel primo trimestre fiscale del 2015

Fabric: la piattaforma di Deutsche Bank si affida a Red Hat

Red Hat è sempre di più un punto fermo nel mondo dell’open source. La società americana è infatti in costante crescita: dopo i risultati positivi ottenuti nell’intero Fiscal Year 2014 che ha visto per l’azienda un aumento del fatturato del 15% permettendole di raggiungere così gli 1,53 B dollari, anche il primo trimestre del 2015 è stato all’insegna della crescita. Nel periodo considerato, conclusosi il 31 maggio, i ricavi si sono attestati a 423,8 M di dollari, in aumento del 17% anno su anno: un’accelerazione ancora una volta a doppia cifra per Red Hat che si conferma così leader indiscusso del mercato Open Source Enterprise.

Il business relativo a Linux è cresciuto del 14% mentre l’application development + Emerging Technologies del 45%. Un altro fattore molto interessante rilevato nel primo trimestre del FY15 riguarda la “natura” dei 30 più importanti contratti firmati dalla società. Si tratta infatti di contratti dal valore superiore al milione di dollari (di cui cinque sopra i 5 milioni e uno addirittura oltre i 10 milioni di dollari), stipulati in mercati non tradizionali per Red Hat: healtcare, media e manifatturiero. Questo sta a testimoniare il rafforzamento della società americana e delle soluzioni open source anche nei più diversi ambienti.

Al fine di consolidare ulteriormente la propria leadership, Red Hat ha intrapreso la via delle acquisizioni. Nel primo trimestre dell’anno fiscale 2015 sono state due le realtà ad essere state inglobate dall’impresa americana: Inktank ed eNovance. La prima, che ha richiesto un investimento di 175 M dollari, completa così l’offerta di Red Hat per le architetture Software-Defined-Storage, dopo che quest’ultima aveva acquisito Gluster circa un anno e mezzo prima. Con un’operazione di 70 M di euro eNovance, società partner di Red Hat nello sviluppo di alcuni algoritmi nvf,  entra invece a far parte dell’impresa americana portando con sé 110 dipendenti altamente specializzati nello sviluppo e implementazione di OpenStack.

Una strategia di crescita quella intrapresa da Red Hat che, secondo il country manager della filiale italiana Gianni Anguilletti, si basa su tre direttrici principali, tra loro concatenate: investimenti per rendere il portafoglio di tecnologie infrastrutturali sempre più completo e funzionale (ne è un esempio il lancio di REHL 7), massima flessibilità possibile (non a caso lo slogan della società è any application, any time, anywhere)  e apertura e supporto ai maggiori  Hypervisor, Middleware e Sistemi Operativi.  Il tutto per garantire ai clienti la possibilità di raggiungere i loro obbiettivi: dall’interpretare meglio i dati all’anticipare i fenomeni di mercato, ma anche essere maggiormente innovativi, il tutto in un contesto di riduzione di costi come quello attuale.