Nonostante le imprese italiane siano a conoscenza delle nuove norme e si stanno adoperando in tale direzione, soltanto il 41% crede in una reale efficacia del regolamento

Come proteggere le applicazioni business critical

Le imprese italiane sono preparate in materia di protezione dei dati: il 72% delle aziende dimostra infatti di essere aggiornato sulla nuova normativa UE, contro una media europea del 64%.

A dirlo è Trend Micro in base ad una ricerca che ha coinvolto 850 decision maker IT di tutta Europa rispetto al nuovo regolamento UE sulla protezione dei dati, ovvero quell’insieme di leggi che ha come obiettivo il rafforzamento della tutela della privacy online per contribuire alla crescita dell’economia digitale europea. Leggi che stabiliscono sanzioni in caso di infrazioni che possono arrivare a 100 milioni di euro o al 5% del fatturato globale dell’azienda coinvolta.

Le regole ci sono, le multe anche. Ma soltanto il 41% crede in una reale efficacia del regolamento. La maggioranza pensa infatti che le nuove regole non impediranno alle organizzazioni di continuare a raccogliere dati illegalmente. La percentuale si abbassa ancora sulle questioni pratiche: solo il 18% sembra conoscere il percorso per arrivare a soddisfare in pieno la normativa (media europea 19%).

Le aziende italiane sono inoltre consapevoli che dovranno affrontare una sfida importante, anche se il 16% non è convinto di un realistico successo dell’iniziativa (media europea 26%). Gli impedimenti maggiori sono rappresentati dalle restrizioni fisiche dei sistemi IT (35%), dalla mancanza di sicurezza (34%) e da una carenza di risorse (30%). Rallentamenti che renderanno le imprese in linea con le nuove normative entro il prossimo o i prossimi due anni (47% del campione). Intanto qualcosa inizia già a muoversi: per soddisfare i nuovi requisiti le imprese hanno in programma l’aumento dei corsi sulla data protection ai dipendenti (56%), un aumento degli investimenti IT (48%) e la possibile assunzione di un responsabile di protezione dati (44%) 

“Le aziende italiane dimostrano una buona dimestichezza rispetto alla media europea, ma con la ratificazione delle nuove normative prevista per quest’anno c’è ancora molto lavoro da fare”, afferma Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia. “Ogni azienda dovrebbe avviare un processo di compliance per soddisfare i nuovi requisiti sulla protezione dei dati, non solo per le possibili sanzioni di natura economica, ma per aumentare il livello di sicurezza di tutti.”

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 Infografica Trend Micro