Sono 113 i milioni di SMS inviati, +20% rispetto al primo trimestre 2013.

Nel primo trimestre del 2014 il mercato dei servizi Mobile Finance in Italia ha visto nuovamente un’importante crescita pari al 20% di volumi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono stati infatti 113,9 i milioni di SMS sia gratuiti che a pagamento per il consumatore (i cosiddetti servizi di messaggistica premium “etici”) inviati, rispetto a 95,3 milioni dello stesso periodo del 2013.

Continua quindi il trend positivo nell’utilizzo degli SMS legati ai servizi bancari, in particolare alle notifiche di transazioni su carte di plastica (carte di credito, di debito e prepagate) e movimenti di conti correnti, ma anche ai servizi informativi che facilitano la comunicazione tra la banca e il cliente finale. Inoltre gli SMS mandati dalle banche svolgono una funzione di sicurezza che permette di proteggere i clienti dalle frodi.

È questo quanto emerso da una recente ricerca condotta Ubiquity, Operatore Telefonico OLO, che ha analizzato i volumi generati dai servizi di messaggistica SMS offerti dalle oltre 20 più importanti banche Italiane.

Il mobile banking e l’utilizzo dei servizi di notifica sulle carte di pagamento da parte degli Emittenti e dei loro Portatori continua a crescere a un tasso a due cifre, in controtendenza con altri servizi consumer che stanno subendo invece una severa contrazione. L’utilità percepita dei servizi di mobile banking è il driver per la crescita di questo segmento” ha dichiarato Dario Calogero, CEO di Ubiquity.

La crescita a due cifre dei servizi Mobile Finance risulta essere ancora più evidente in confronto ai trend generali di mercato. Secondo gli ultimi dati dell’Unioncamere, nonostante una maggiore stabilità politica del paese e i primi deboli segni di ripresa, le famiglie italiane non hanno ancora superato la crisi: nel primo trimestre del 2014 infatti è stato registato un calo nei consumi pari al 3,7% nel settore commerciale e al 2,6% nel settore dei servizi. In decrescita anche i segmenti ICT e TLC. Il segmento TLC in particolare ha subito un calo del 4,3%.