L’attenzione alla mobilità è sempre più sentita nelle aziende. Il 96% delle imprese utilizzerà applicazioni in mobilità nei prossimi 12 mesi

Mobile first

Nella loro fase iniziale, le strategie di enterprise mobility si sono diffuse sulla spinta perlopiù degli utenti finali che, avendo già adottato smartphone e app nel loro quotidiano, hanno iniziato a ‘contaminare’ anche gli ambienti aziendali, alla ricerca delle stesse esperienze d’uso vissute fuori ufficio. E’ quella che in tutto il mondo è stata battezzata consumerization.

La consumerizzazione ha generato un effetto a catena importante sull’ICT aziendale, obbligando i CIO e i loro dipartimenti a gestire l’impatto di questo tsunami tecnologico in aree quali la sicurezza, i costi di telecomunicazioni, la responsabilità legale, l’integrazione con l’infrastruttura IT esistente. Tuttavia, le aziende più innovative hanno cominciato a invertire questo approccio e a sviluppare strategie che invece di tamponare i problemi si focalizzassero a promuovere i benefici di business derivanti dall’inserimento della mobility all’interno della cultura IT aziendale. E’ quella che IDC definisce la fase del mobile first.

Gli studi di IDC hanno in effetti evidenziato un’evoluzione dalla fase ‘passiva’ della consumerizzazione a quella ‘attiva’ del mobile first, spostamento che sta investendo anche le aziende europee e italiane.

Per la maggior parte delle aziende, la mobility non è più un problema da gestire, piuttosto una priorità IT sempre più alta in grado di fornire più valore al business e rendere le organizzazioni più competitive dal punto di vista soprattutto della flessibilità dei processi e della produttività. Ciononostante, rendere l’enterprise mobility una priorità e supportare una forza lavoro sempre più mobile non significa automaticamente poter disporre di un budget di spesa maggiore. Anche in ambito enterprise mobility, il do more with less è infatti la cruda realtà.

Una live survey condotta da IDC Italia su un campione di responsabili IT evidenzia che nei prossimi 12 mesi il 96% delle aziende rispondenti utilizzerà applicazioni in mobilità: la corporate email continuerà a essere diffusa in oltre l’80% dei casi e cresceranno le applicazioni di produttività, accesso e condivisione di informazioni, seguite da app verticali per settori specifici, messaging ed SFA.

Dalle nostre previsioni, emerge che la domanda delle aziende italiane è caratterizzata da una crescente attenzione verso soluzioni multi-OS – sottolinea Daniela Rao, TLC Research & Consulting Director di IDC Italia – Le piattaforme di Mobile Enterprise Management sono entrate nelle roadmap di enterprise mobility e aumenta l’interesse nei confronti dei servizi in outsourcing. Anche le imprese italiane hanno iniziato a guardare oltre i programmi BYOD strutturati, verso CYOD (“Choose” invece di “Bring”) e strategie di Multidimensional Enterprise Mobility.