La nuova applicazione della società americana per l’autenticazione multifattore offre un metodo economico per evitare accessi non autorizzati

Crescono i pericoli in rete: i cyber criminali creano sempre nuove tecniche per impadronirsi dei dati sensibili degli utenti e delle imprese. Aumenta pertanto l’esigenza per le aziende di verificare l’identità degli utenti mediante tecniche di autenticazione a due fattori, prima di fornire l’accesso, a dipendenti e clienti, alle informazioni sensibili. Si tratta di tecniche che sebbene molto sicure, risultano altrettanto costose e spesso vedono una bassa propensione degli utenti nella loro adozione ad esempio per la scomodità di dover utilizzare un token o una card per convalidare la propria identità.

Per questo motivo Oracle ha introdotto Oracle Mobile Authenticator, un nuovo componente di Oracle Access Management Suite, che rende il cellulare o il tablet personale di un dipendente o di un consumatore come il secondo fattore di autenticazione. Si tratta in particolare di un’applicazione di autenticazione basata su un soft token che genera un codice di sicurezza a scadenza che permette di eliminare i costi e la complessità legati all’acquisto e alla manutenzione di soluzioni per l’autenticazione come smart card e token. Il tutto nel pieno della sicurezza

Oracle Mobile Authenticator è già disponibile per il download su Apple Store e Google Play