Nel 2018 i wereables raggiungeranno un mercato da 111 milioni di unità e verranno utilizzati anche in ambito business

Indossabili

I dispositivi wereables sono in aumento, ma il loro boom avverrà nei prossimi anni. Lo conferma IDC, secondo cui nel 2014 saranno consegnati oltre 19 milioni di unità (il triplo rispetto all’anno scorso) e nel 2018 questi toccheranno i 111,9 milioni di pezzi.

A trainare la categoria saranno i cosiddetti “complex accessories”, ossia quegli apparecchi che operano in maniera parzialmente indipendente da altri dispositivi, ma che possono essere sfruttati pienamente quando connessi a smartphone, tablet o PC. Si caratterizzano inoltre per semplicità di utilizzo e prezzi economici, come ad esempio gli attuali Jawbone Up e FitBit.

Buono, secondo IDC, sarà anche il successo per gli “smart accesory” (come ad esempio il Samsung Galaxy Gear o il Sony Smartwatch), che, oltre a essere connessi con altri dispositivi, permetteranno di aggiungere sempre nuove applicazioni. Per ora questi dispositivi appartengono ancora ad un mercato di nicchia ma ben presto la loro espansione crescerà.

Infine vi sono gli “smart wereables”, dispositivi che, come i google glass, operano in piena autonomia, ad eccezione per l’accesso ad internet. Il loro successo dipenderà dalla capacità dei vendor di far provare agli utenti un’esperienza d’uso del tutto innovativa.

Ma i dispositivi indossabili saranno utilizzati soltanto in ambito consumer? Secondo IDC no, il loro utilizzo crescerà all’interno delle aziende, aiutando così dipendenti e management ad essere più efficienti e connessi. Non è quindi una questione di “se”, ma di “quando” verranno introdotti.