Non tutte le versioni del vecchio sistema operativo andranno in pensione. Per le banche a rischio ci sono diverse scappatoie per bypassare il problema

Bancomat rischio XP

È ormai cosa nota lo switch off di Windows XP, previsto per l’8 aprile, che lascia il sistema operativo Microsoft senza difese e alla mercè di cyber criminali e hacker. Nei giorni scorsi è sorta inoltre la grana “istituti finanziari”: il 95% degli sportelli bancomat del mondo utilizza infatti Windows XP e, secondo alcune stime, soltanto in America oltre il 60% dei 400.000 ATM si affiderà ancora al vecchio sistema dopo l’8 aprile.  La preoccupazione è pertanto molta.

Ma questi timori sono del tutto fondati?

Per prima cosa è opportuno segnalare che non tutte le versioni del vecchio sistema operativo andranno in pensione. Infatti solo Windows XP Professional for Embedded Systems verrà terminato l’8 aprile. Windows XP Embedded Service Pack 3 verrà supportato ancora sino al 12 Gennaio 2016, Windows Embedded for Point of Service SP3 fino al 12 Aprile 2016, Windows Embedded Standard 2009 sino all’8 Gennaio 2019 mentre Windows Embedded POSReady 2009 sarà terminato il 9 Aprile 2019.

Non tutti i 2,2 milioni di ATM presenti nel mondo saranno quindi a rischio. Soltanto le banche che girano su Windows XP Professional for Embedded Systems dovrebbero provvedere alla migrazione o all’estensione del supporto attraverso una sottoscrizione a pagamento con Microsoft” ha infatti dichiarato Carlo MauceliNational Digital Officer di Microsoft.

Quest’ultima scelta è stata già effettuata dalle cinque più grandi banche operanti nel Regno Unito (Loyds Banking Group, Royal Bank of Scotland, HSBC, Barclays e Santander UK) che, a fronte di una spesa di circa 100 milioni di Euro, hanno ottenuto una proroga al supporto di XP per altri 3 anni.

La migrazione però, pur considerati i lunghi tempi e le difficolta organizzative, sembra essere la via preferita di molti istituti bancari. Uno dei principali produttori di ATM, Wincor Nixdorf, ha infatti  confermato questa tendenza, anche se dichiara di assistere ad un ritardo nell’upgrade a Windows 7 di molti clienti. Per evitare quindi alle banche un “buco di sicurezza”, la società tedesca propone PC/E Terminal Security, un software proprietario che scherma XP da attacchi esterni.

Esiste inoltre anche un’altra strada che può essere intrapresa dagli istituti: l’open source. A fronte infatti degli ingenti costi di migrazione o di upgrade, diverse banche hanno pensato ad affidarsi a Linux per gestire i propri bancomat.

Il problema rimane, quindi, ma non così grande come si era immaginato inizialmente.