Federprivacy e l’ASL di Bari hanno sottoscritto un accordo per migliorare gli adempimenti privacy a tutela dei pazienti, anche in vista del nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati.

Asl bari

L’ASL di Bari e Federprivacy si sono alleate al fine di potenziare soluzioni e strumenti che possono eliminare o ridurre l’incidenza di violazioni della privacy verso i cittadini/utenti che usufruiscono dei servizi sanitari e contribuire alla sensibilizzazione della cultura della privacy all’interno dell’organizzazione sanitaria.

Obiettivi comuni dell’accordo di collaborazione tra i due enti sono: promuovere con ogni mezzo la divulgazione, la conoscenza ed il rispetto delle normative vigenti in materia di privacy e data-protection in materia sanitaria, elaborare linee guida, buone pratiche ed orientamenti in materia di privacy e data-protection nel settore sanitario, svolgere la funzione di osservatorio e di centro di ricerca indirizzato a monitorare i fenomeni e le evoluzioni della privacy e della data-protection, cooperare con autorità, istituzioni, enti pubblici ed altre associazioni per conseguire la migliore interpretazione ed -applicazione della normativa vigente in materia di privacy e data-protection, promuovere lo studio, la ricerca, e l’approfondimento delle tematiche della privacy e della data-protection, anche mediante corsi di qualificazione, di aggiornamento e di specializzazione

La ASL di Bari con la sottoscrizione del protocollo, tra l’altro, non si vuole far trovare impreparata rispetto all’iter di approvazione a livello europeo del nuovo Regolamento sulla protezione dei dati, infatti, il 12 marzo 2014 il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura, il progetto di Regolamento generale che riformerà ed aggiornerà la legislazione europea in materia di protezione dei dati personali.

L’Asl di Bari e Federprivacy si impegnano con il suddetto accordo a monitorare per un periodo di almeno tre anni il funzionamento degli strumenti e delle buone pratiche adottate, impegnandosi inoltre pubblicizzare i risultati ottenuti dall’applicazione degli strumenti e delle buone pratiche adottate attraverso report annuali, che dovranno essere resi disponibili al pubblico gratuitamente per consultazione in formato elettronico.