Secondo uno studio GFT gli istituti finanziari devono essere aperti ad iniziative esterne per avere successo

Una banca domanda ai propri clienti che cosa si potrebbe mettere in campo per migliorare i suoi servizi e poi assegna un premio per i suggerimenti più apprezzati. Un altro istituto finanziario include i propri dipendenti nello sviluppo di nuovi standard di servizio. Questi sono solo due esempi legati al concetto di ‘Open Innovation’. Il cui potenziale è stato delineato in un nuovo studio pubblicato da GFT, fornitore di soluzioni IT per il settore finanziario .

“Le condizioni di mercato per i fornitori di servizi finanziari stanno cambiando sempre più rapidamente”, afferma Marika Lulay, Chief Operating Officer di GFT. Le nuove tecnologie stanno forzando il passo del management bancario sul mercato obbligandolo ad agire per non restare indietro – dal punto di vista digitale . “La crisi finanziaria ha avuto un rapido impatto sui clienti, la cui lealtà è crollata. Ecco perché è sempre più importante per le istituzioni finanziarie differenziarsi con prodotti e servizi innovativi – inclusi quelli dei nuovi concorrenti.” Esempi di nuovi concorrenti sono società di e-commerce o aziende che offrono servizi di pagamento. In sostanza, tutti vogliono avere un ruolo nell’azione.

Lo studio GFT indica come le banche possono affrontare le nuove pressioni derivanti dall’innovazione. L’impulso al cambiamento non viene solo dall’interno dai reparti in-house di sviluppo, ma piuttosto da fonti esterne. Partner esterni – fornitori, clienti, progettisti o aziende partner di diversi settori – sono coloro che stanno diffondendo una nuova prospettiva sul tema dell’innovazione. Il vantaggio: sono spesso molto più vicini al target group e possono infondere ad idee ormai deteriorate, freschezza, novità, capacità di pensare con creatività e al di fuori degli schemi.

Prosegue Marika Lulay, “Tradizionalmente, le banche tendono ad essere le prime ad adottare nuove soluzioni tecnologiche ma queste innovazioni sono generalmente orientate verso l’ente stesso e relative ai processi in esecuzione nel background. Nell’economia digitale, tuttavia, è importante far si che i benefici del cliente siano più visibili e tangibili. In altre parole, in molti casi le banche devono ripensare completamente il loro approccio all’innovazione.”

Lo studio include esempi di programmi di successo in tema di Open Innovation, mostrando come i nuovi metodi possano essere ampiamente applicati. Questi spaziano da modelli di crowdsourcing (dove i clienti finali sono coinvolti nella progettazione di prodotti e servizi) ad iniziative imprenditoriali (in cui le imprese investono in start-up). Per le aziende che stanno pensando di attuare l’innovazione aperta in autonomia, la cosa importante da sottolineare è che l’approccio adottato sia strettamente legato con la strategia globale della società. Dopo tutto, la chiave del successo della Open Innovation è la volontà di “aprire la porta” a idee al di fuori del business.

Per scaricare lo studio (in inglese), che sarà presentato al CeBIT il 12 marzo, cliccare QUI