Sarà possibile “stampare” il cibo con cartucce con ingredienti freschi. Barilla già interessata a Foodini

MSC Software

La stampa 3D non ha più confini. L’idea di realizzare del cibo con una stampante sarà presto realtà. Già a metà del 2014 Foodini arriverà sul mercato ad un prezzo di circa 1000 euro. La cartuccia, anziché d’inchiostro, contiene ingredienti freschi da modellare.

<<Chiaramente, le “stampe” devono essere sorvegliate e, successivamente, cotte.>> puntualizza Lynette Kucsma, ex-Microsoft che ora lavora per l’azienda che ha realizzato l’invenzione.

Un’idea che risulterà utile alle grandi cucine, quelle dei ristoratori o delle case-famiglia, ma non è escluso che trovi delle applicazioni pure presso i normali appartamenti.
Sembra già esserci un cliente illustre: Barilla. L’azienda è infatti interessata dalla possibilità di realizzare tipi e quantità di pasta a seconda dei bisogni specifici di una tavola calda o di una trattoria, sul momento. Sono già in corso alcuni esperimenti in collaborazione con TNO di Eindhoven: in alcuni ristoranti della città è possibile portare un disegno in una chiavetta USB per avere la pasta della foggia che si preferisce.

Certo, le materie prime devono essere di qualità. E poi, in questa fase sarebbe importante verificare se le vettovaglie risultano alterate, e che sapore hanno.